La storia dell’adozione di Caterina da parte di Simona Ventura

La presentatrice Simona Ventura racconta la storia dell’affido familiare e, successivamente, dell’adozione della figlia Caterina. La situazione familiare rientrava in quei casi particolari per i quali la legge prevede l’adozione anche da parte di single

Che la nota presentatrice Simona Ventura abbia due figli naturali, avuti dall’ex marito Stefano Bettarini, è cosa nota. A questi si è aggiunta Caterina, una ragazza che la Ventura ha più volte raccontato di aver preso in affido quando era piccola, ma la cui storia è sempre stata (giustamente) mantenuta piuttosto riservata.
Ora, con un’intervista al settimanale Grazia, la 58enne donna di spettacolo ha raccontato i dettagli della vicenda, chiarendo i dubbi di chi si chiedeva se Caterina fosse ancora in affido o in adozione e, in questo caso, come fosse stato possibile per la Ventura, ufficialmente single, adottarla.

La storia di un’accoglienza generosa e gratuita

Ed effettivamente, la Ventura ha chiarito che Caterina è stata adottata da lei fin dal 2014, quando era, per l’appunto single. Ma non si pensi di essere di fronte a una vicenda di “favoritismi” o di “corsie preferenziali”: l’adozione è stata possibile perché la bambina era parente di secondo grado della presentatrice e, dunque, la situazione rientrava in quei casi particolari per i quali la legge prevede l’adozione anche da parte di single.
Ma la storia di Caterina e Simona parte da ben prima dell’adozione: come raccontato a Grazia, la bambina aveva solo un mese e mezzo e si trovava in una casa famiglia quando Simona Ventura ha chiesto di poterla prendere in affido. In questo caso non c’è stato bisogno di alcun “caso particolare”, visto che l’affido familiare è regolarmente possibile anche per chi non è sposato.
Così, Caterina ha fatto il suo ingresso in casa Ventura, vi ha vissuto per i primi due anni di affido e per i successivi due anni di proroga, al termine dei quali è stato concesso l’affidamento a tempo indeterminato”.
A quel punto Caterina era già consapevole della sua storia: Simona Ventura ha deciso di raccontargliela “Quando aveva 4 anni… Siccome sono un personaggio pubblico – ha raccontato a Grazia – c’era il rischio che lo venisse a sapere in altro modo. Le ho spiegato che era una bambina fortunata perché aveva ben due mamme. I servizi sociali mi hanno aiutata a gestire quello che definiscono “l’iter della conoscenza’. E, per fortuna, Caterina non ha mai avuto un momento di crisi”.

L’adozione di Caterina da parte di Simona Ventura

La decisione di adottarla è arrivata più tardi, complice la morta improvvisa di un’amica a causa di un aneurisma cerebrale: “Ho cominciato a chiedermi che cosa sarebbe accaduto a Caterina se fosse capitato lo stesso a me – prosegue il suo racconto Simona. Il mio avvocato mi disse che, a differenza degli altri due miei figli, lei non sarebbe stata tutelata. Così ho cominciato l’iter dell’adozione speciale per cui avevo i requisiti… Ovviamente ci voleva il benestare dei genitori naturali che, dopo un po’, è arrivato (la Ventura ha precisato di aver sempre mantenuto rapporti con i genitori naturali di Caterina, ancora oggi n.d.r.). L’iter è stato lungo, è durato tre-quattro anni, ma non abbiamo mollato mai. Oggi Caterina ha il mio cognome ed è entrata nell’asse ereditario come Niccolò e Giacomo”.
Ed è la protagonista di una storia che vale la pena raccontare!

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