Svolta nella lotta al Covid: si va verso l’obbligo della vaccinazione

La FDA ha approvato in via definitiva il vaccino per il Covid Pfizer-BioNTech, togliendo uno dei maggiori alibi dei no-vax e rendendo più agevole un’eventuale obbligatorietà

Letta distrattamente potrebbe sembrare un “non notizia”: la Food and Drug Administration (FDA, ovvero l’agenzia governativa che si occupa dell’approvazione dei farmaci negli Stati Uniti) ha dato approvazione definitiva vaccino per il Covid Pfizer-BioNTech.

Ma come, potrebbe dire qualcuno, se è ormai quasi un anno che lo somministrano in tutto il mondo… Già, è vero, ma la somministrazione finora è stata possibile grazie a una prima approvazione per l’utilizzo “in via di emergenza”, particolare che sta alla base di una delle principali critiche dei no-vax, ovvero quella di stare inoculando alla popolazione un vaccino “sperimentale”.

L’approvazione definitiva vaccino apre le porte all’obbligatorietà della vaccinazione?

Ed effettivamente, secondo un sondaggio dell’associazione Kaiser Family Foundation riportato dal Post, negli Stati Uniti tre adulti non vaccinati su dieci hanno dichiarato che avrebbero potuto prendere in considerazione l’ipotesi di vaccinarsi se il vaccino fosse stato approvato in via definitiva e non solo per l’emergenza.

Al di là delle scelte personali dei più scettici, però, l’approvazione definitiva, che si pensa possa arrivare tra non molto anche dalle autorità europee, apre la porta alla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino, per esempio per lavorare nei luoghi pubblici.
Chi non ha aspettato un attimo di più è il dipartimento della difesa americano che, subito dopo l’annuncio dell’approvazione definitiva, ha reso noto che intende introdurre l’obbligo della vaccinazione per il Covid per tutti i membri dell’esercito. A stretto giro, anche la città di New York ha fatto sapere che introdurrà l’obbligo del vaccino per insegnanti e personale delle scuole e, con molta probabilità, nei prossimi giorni annunci del genere seguiranno un po’ ovunque.

Approvazione definitiva vaccino: un nuovo imput per la campagna vaccinale

Certo, la sola approvazione non potrà certo far svoltare la campagna vaccinale statunitense, che dopo un buon avvio prosegue a ritmo più stentato, tanto che oggi la curva dei contagi è in risalita un po’ in tutto gli Stati, ma sicuramente è un altro fattore che può aiutare a convincere gli indecisi oltre che, come detto, a rendere anche giuridicamente più facile introdurre l’obbligatorietà.
Ne è convinto anche Andrea Cristanti, docente di microbiologia dell’Università di Padova: “Penso che sia un’approvazione che elimina tutta una serie di ambiguità che erano nate – ha dichiarato a Sky TG24. Chi non si vaccinava perché era un vaccino autorizzato in via emergenziale non ha più questo alibi”. D’altra parte, come ha giustamente sottolineato il virologo nel prosieguo dell’intervista, stiamo parlando di un vaccino che è stato somministrato già in qualcosa come 4 miliardi di dosi, dimostrando sul campo di avere effetti collaterali “minimi e reversibili”.

Va sottolineato che l’approvazione dell’FDA riguarda l’utilizzo del vaccino per tutti i soggetti maggiori di 16 anni; per la fascia d’età 12-15 anni, invece, rimane ancora in vigore l’autorizzazione di emergenza.