Famiglie numerose. Ecco tempi e modi per chiedere il bonus destinato a chi ha almeno 3 figli minori: in arrivo 1.800 euro per i nuclei in difficoltà

famiglie numeroseNon solo le neo-mamme. La legge di Bilancio 2017 ha avuto un occhio di riguardo anche per le famiglie numerose che possono contare su un assegno di circa 1.800 euro l’anno destinato a tutti i nuclei con almeno 3 figli minorenni. Il bonus è concesso dal Comune di residenza e pagato dall’Inps, ed è una delle agevolazioni previste dallo Stato a sostegno del reddito famigliare.

A poter usufruire della misura entrata in vigore il 1° gennaio scorso sono tutti i nuclei famigliari composti da cittadini italiani o comunitari residenti nel nostro Paese, in cui siano presenti almeno 3 figli sotto i 18 anni. Il provvedimento riguarda ovviamente non solo i figli biologici, ma anche quelli adottati o in affido preadottivo. Non fanno eccezione le famiglie in cui si trovi un solo genitore, purché i figli minorenni siano sempre almeno 3. Due i limiti. Il reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) della famiglia non deve superare gli 8.555,99 euro e sia i genitori che i figli devono far parte della stessa famiglia anagrafica. Non possono contare sul bonus, pertanto, i genitori i cui figli si trovano temporaneamente in affido presso altre famiglie o in strutture di collocamento temporaneo, come case famiglia o comunità educative.

L’importo dell’assegno sarà rivalutato ogni anno in base alla variazione dell’indice Istat. Per il 2017 ammonta, nella misura intera, a 141,30 euro mensili, per un totale annuo massimo di 1.836,90 euro.

Il bonus potrà essere concesso a partire dal 1° gennaio dell’anno in cui si verificano i requisiti richiesti oppure dal primo giorno del mese in cui sono presenti 3 figli minori nel nucleo famigliare interessato. Sarà possibile usufruire dell’assegno fino al 31 dicembre dell’anno in cui si verifica il requisito del valore Isee o fino all’ultimo giorno del mese in cui in famiglia sono presenti 3 figli minori.

Per poter usufruire della misura prevista dalla legge di Bilancio è necessario presentare un’apposita domanda entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per cui si richiede il bonus. Pertanto, chi desiderasse ricevere l’assegno per il 2017 potrà richiederlo entro il 31 gennaio 2018. Per farlo dovrà presentare il modulo specifico per la richiesta, una copia dell’Isee e un documento di identità. Pur essendo erogato dall’Inps, a valutare la richiesta delle famiglie e a decidere quindi se concedere o meno il bonus sarà il Comune di residenza: pertanto le modalità di presentazione delle domande possono variare da città a città.

L’erogazione dell’assegno avviene in due rate semestrali con l’importo relativo ognuna ai 6 mesi precedenti, sulla base dei dati forniti dal Comune. L’ammontare del bonus non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e può essere cumulato con altre forme di sostegno alle famiglie erogate dall’Inps o dagli Enti locali. Tra esse ricordiamo per esempio il bonus bebè a favore di tutti i nuclei che mettono al mondo o adottano un bambino e hanno un Isee inferiore a 25mila euro e il bonus “mamma domani”, una tantum destinata a tutte le neomamme, senza limiti di reddito.

 

Fonte: Adn Kronos