Torino. Il miracolo della Sicilia per i 5 bambini della Casa famiglia Sorriso. “Meno pianti di malinconia, meno capricci e più amore fraterno tra loro”

bambiniLa maggior parte di loro non aveva mai visto il mare. La preparazione pre-partenza è stata una corsa agli acquisti: costumini colorati, ciabatte in miniatura, capellini con visiera, asciugamani con Topolino e Winnie Pooh. I 5 coraggiosi bambini non sapevano dove sarebbero andati e non sapevano neanche cosa volesse dire “farsi una vacanza”, ma l’entusiasmo con il quale gli si ricordava che di lì a poco sarebbero partiti per un’isola bellissima chiamata Sicilia, li metteva di buon umore e c’era tanta curiosità nei loro occhi.

Inizia così il racconto di Antonina e Ivano che gestiscono la Casa famiglia Sorriso di Ai.Bi a Torino. Poche righe intense di gioia ed entusiasmo di chi ha visto la felicità negli occhi di quei bambini che tanto hanno già sofferto ma che grazie alla magia del mare, della sabbia e del primo viaggio in nave sono riusciti ad allontanare tristezza e malinconia. E a sentirsi “bambini come tutti gli altri”.

Sulla nave eravamo tutti nella stessa cabina e nonostante fossimo stretti – continuano – , uno di loro ha detto: “dovremmo vivere qui, così vicini, è ancora più bello”. La nostra vacanza, durata 3 settimane, grazie anche al supporto di una famiglia che nell’isola ci attendeva calorosamente, ha avuto come risultato un rafforzamento dei legami: non potevo chiedere di meglio! Aver avuto la possibilità di far conoscere ai nostri bimbi il profumo del mare e la sensazione dei piedini sulla sabbia fine e calda è stata una conquista”.

Sentire meno pianti di malinconia, meno capricci e vedere più amore fraterno tra loro – aggiungono – , per me e mio marito ha significato che le vacanze sono state un successo. Non so se, più in là negli anni, si ricorderanno questa esperienza…Probabilmente no, ma in quel momento ho visto i loro sorrisi, erano felici e questo basta per dire che ne è valsa la pena”.

La casa famiglia “Il Sorriso” è nata nel 2009 grazie alla disponibilità di una coppia di coniugi: Elisa e Giuseppe, che la gestirono fino al 2014. Dopo  un anno “di transizione” con Luisella e Riccardo sono arrivati Antonina e Ivano, pronti ad accogliere i bambini in difficoltà fino al 2017. Chi saranno i prossimi?

A giugno 2017 finirà il nostro progetto di Casa Famiglia – concludono -, ma ci auguriamo che qualche coppia volenterosa si proponga per continuare questa avventura che per tanti bambini è stata e, potrà continuare a essere, una grossa ancora di salvataggio”.

In questi 7 anni sono già stati 71 i minori fuori famiglia che qui hanno potuto trovare affetto e protezione. Cifre piuttosto alte, quindi, quelle della struttura torinese di Ai.Bi. che testimoniano da un lato l’alta necessità di accoglienza per minori fuori famiglia nel territorio piemontese, e dall’altro la storica sensibilità per l’affido familiare da parte del Comune di Torino.

La Casa Famiglia Ai.Bi. è una casa vera e propria, nella quale una mamma e un papà accolgono fino a un massimo di sei bambini, che imparano a  superare il senso di vuoto e solitudine causato dalla lontananza della loro famiglia. In una Casa famiglia ogni bambino può crescere senza perdere il sorriso, nell’attesa di ritrovare il diritto di essere figlio.

Se desiderate ricevere maggiori informazioni o segnalare la vostra disponibilità come famiglia accogliente, interessata ad intraprendere un percorso di genitorialità temporaneo ma che dura per sempre, compilate il format oppure telefonate al numero 02/9882221.