Treviso, accogliere un bambino con la sua storia e le sue relazioni: è la scommessa dell’affido familiare

trevisoPasseggiando per le strade di Treviso e di altri 7 comuni della sua provincia sarà facile imbattersi in un’immagine capace di trasmettere sicurezza e voglia di mettersi a disposizione di chi è in difficoltà: una mano tesa e una rondine che spicca il volo che campeggino su numerosi manifesti fatti affiggere dall’inizio di giugno 2015 dal Centro per l’Affido dell’Usl 9 della città veneta. Si tratta della nuova campagna di sensibilizzazione sull’importanza dell’affido familiare rivolta alle famiglie del distretto sanitario Usl 9. I manifesti, affissi alle fermate degli autobus, sono infatti accompagnati da vari slogan quali “Accogliere un bambino… lo senti ridere. Lo senti piano piano fidarsi. È più normale di quello che sembra”.

“La scommessa dell’affido familiare – spiega l’azienda sanitaria trevigiana – è pensare che i legami tra il minore e la famiglia di origine, e tra questi e il loro territorio di appartenenza, possano essere coltivati, sostenuti e sviluppati attraverso l’esperienza con un’altra famiglia, capace di accogliere non solo il bambino, ma anche la sua storia, la sua famiglia e le sue relazioni. La famiglia quindi si delinea come una risorsa e un contesto arricchente su cui puntare per consentire a un minore proveniente da una situazione di difficoltà di vivere in un ambiente sereno nel frattempo che il suo nucleo di origine superi la fase di disagio.

Nel distretto sanitario dell’Usl 9 l’affido familiare è una forma di accoglienza in espansione. Se nel 2009 gli affidi effettuati furono solo 32, nel 2014 sono saliti a 66, grazie anche alla disponibilità di 21 nuove famiglie. Per il 2015, l’Usl punta a ottenere un incremento di famiglie disponibili ad accogliere un minore in affido, passando per un percorso di formazione ad hoc e pronte a collaborare con i Servizi Sociali per la realizzazione di progetti specifici a favore dei bambini. A questo scopo è stato realizzato anche un apposito video web nel quale i genitori che hanno già provato l’esperienza dell’affido familiare raccontano la propria testimonianza.

Oltre a quella residenziale, l’azienda sanitaria trevigiana promuove anche le forme alternative e parziali di affido, come il sostegno limitato alle sole ore diurne e ad alcuni giorni della settimana, in relazione ai bisogni e alle necessità dei bambini.

 

Fonte: Oggi Treviso