True Mothers. Viaggio nel mondo dell’adozione: dal 13 gennaio al Cinema

Chi può dire di essere una vera madre? E chi sono o possono sentirsi veri genitori? Quelli biologici, quelli acquisiti, quelli adottivi o quelli che semplicemente amano?

 È che non riesco a dimenticare quello che ho sentito in quel programma sull’adozione: e cioè che non è un posto dove dei genitori trovano dei figli, ma piuttosto dove i bambini trovano dei genitori…”.

Con questa frase che racchiude in sé tutta la bellezza dell’adozione, pronunciata da uno dei protagonisti maschili del film “True Mothers”, vogliamo segnalarvi la recente uscita, il 13 gennaio scorso, nelle sale cinematografiche della nuova emozionante pellicola firmata Naomi Kawase, regista giapponese, nota, come sottolinea la Nazione: “per le opere che puntano uno sguardo al femminile sulla realtà relazionale e sociale – Naomi Kawase, con True Mothers- porta sotto i riflettori un tema molto attuale, in epoca di famiglie complesse e diversificate: chi può dire di essere una vera madre? E chi sono o possono sentirsi veri genitori? Quelli biologici, quelli acquisiti, quelli adottivi o quelli che semplicemente amano?”.

True Mothers: una storia di adozione

True Mothers, scopriamo attraverso il quotidiano, è la storia di un’adozione che coinvolge tre madri: “quella biologica, Hikari, un’ingenua ragazzina che rimane incinta di un coetaneo a 14 anni e viene convinta dalla famiglia a dare il bambino in adozione; quella adottiva, Satoko, che si è sottoposta, con notevole sofferenza, insieme al marito Kiyo Kazu a tutta una serie di trattamenti della fertilità senza successo; una terza donna, l’intermediaria dell’associazione adottiva, che si considera mamma/nonna di tutti i bambini adottati”.

Il film, – spiega invece la pagina fb “Il Corpo Estraneo” – segue due piani di narrazione, quello di Satoko e quello di Hikari, due donne diverse per età, residenza, estrazione sociale, vita”. Hikari, non ha mai smesso di cercare suo figlio… il resto è tutto da scoprire.

 “Destini incrociati – riporta Io Donna come in un melò e stile documentario come nel corto del 2006 in cui Kawase ripercorreva la propria storia di abbandono e adozione”.

Il film è liberamente ispirato, spiega la Nazione, al romanzo “Asa ga Kuru” di Mizuki Tsujimura (“Morning Comes”) ed è stato scelto nel 2020 per rappresentare il Giappone agli Oscar.

QUI il trailer

L’Adozione: una scelta d’amore, dove i bambini incontrano i loro genitori

L’adozione è un percorso meraviglioso, in cui un bambino solo, abbandonato o in difficoltà familiare ha l’opportunità di rinascere FIGLIO.

Per accostarsi in maniera consapevole a questo istituto è davvero importante essere informati ed appoggiarsi ad un ente autorizzato serio e competente che possa sostenere la coppia nel percorso adottivo e nell’incontro con il proprio figlio. Per chi fosse interessato a scoprire il mondo dell’adozione internazionale, Ai.Bi. organizza dei corsi informativi di gruppo intitolati “Primi Passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Maggiori informazioni QUI

Foto di copertina credits pagina FB Kitchen Film Roma