Ucraina. L’Onu: si rischia la catastrofe. Domani Kerry a Kiev

kerryUna nuova escalation del conflitto nelle regioni orientali ucraine sarà catastrofica per 5,2 milioni di persone. Non ha usato mezzi termini l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, nel denunciare che almeno 224 civili sono morti e 545 sono rimasti feriti nelle ultime 3 settimane a causa dei combattimenti tra esercito di Kiev e separatisti filo-russi. “Fermate di trasporti pubblici, mercati, scuole e asili, ospedali e aree residenziali si sono trasformati in campi di battaglia nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il che viola il diritto umanitario internazionale”, ha avvertito aggiornando il pesantissimo bilancio di quasi 10 mesi di conflitto: 5.358 morti e 12.235 feriti.

Intanto, nel pieno dell’escalation del conflitto, le autorità di Kiev hanno annunciato misure per limitare l’accesso in Ucraina ai russi a partire da marzo: i russi non potranno più utilizzare l’equivalente della carta d’identità, ma dovranno presentare il passaporto.

Nelle ultime 24 ore nell’Est le unità regolari ucraine hanno perso altri cinque uomini e sono morti almeno 16 civili. Gli scontri armati continuano a concentrarsi soprattutto intorno a Debaltsevo, uno strategico nodo ferroviario situato nella regione di Donetsk. I separatisti hanno fatto sapere che la mobilitazione comincerà lunedì prossimo: l’obiettivo, ha spiegato lunedì il leader dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, è formare una forza di 100mila uomini. Ieri i filorussi hanno rivendicato l’abbattimento di un aereo militare, notizia subito smentita dall’esercito.

E in attesa che domani a Kiev arrivi il segretario di Stato John Kerry per incontrare il presidente Poroshenko, gli Usa hanno fatto sapere che le sanzioni rimangono “il modo migliore” per fare pressione su Mosca e che inviare altre armi all’Ucraina non è la risposta alla crisi.