Ucraina. Il “viaggio” del sostegno a distanza. Un cartello, un po’ di timidezza e un grande sorriso: così Lesya ha accolto Francesca

festa-volodarka-ucrainaC’è la magia di un prestigiatore e la magia dell’amore. La prima ha animato un gelido pomeriggio di inizio dicembre nell’istituto di Volodarka, in Ucraina. La seconda da qualche mese rende più dolce la vita di Lesya, una ragazzina che in quell’istituto ci abita e che, grazie all’adozione a distanza, ha trovato chi si prenderà cura di lei per i prossimi anni, anche se da molto lontano. Una lontananza che, però, Francesca di Garbagnate Milanese – la sostenitrice di Lesya – ha voluto annullare per qualche giorno. Così, il primo fine settimana di dicembre, insieme a suo marito Celestino, ha preso l’aereo ed è andata a trovare la “sua” bambina.

“Grazie all’impagabile aiuto di Masha, la referente di Amici dei Bambini in Ucraina – racconta Francesca – abbiamo potuto organizzare una bella festa per tutti i bambini di Volodarka. Un mago prestigiatore ci ha fatto divertire nel pomeriggio e poi abbiamo preparato le pizze per tutti. Per l’occasione abbiamo portato un dono a ciascun piccolo ospite dell’istituto. Anche quelli che in quel momento non erano presenti”.

Ma il momento più emozionante è stato certamente quello dell’incontro con Lesya. “Mi ha accolto con un grande cartello con la scritta ‘Ciao Francesca!’ – ricorda la sua sostenitrice – All’inizio era un po’ timida, ma poi, durante la cena, si è seduta accanto a me e si è sbloccata, anche grazie all’aiuto di un’altra ragazzina del centro che parlava un po’ di italiano”.

Francesca ha attivato il sostegno a distanza con Ai.Bi. nel mese di agosto. In questi primi mesi c’è stato qualche scambio di lettere e di foto, ma l’obiettivo era quello di concretizzare al più presto quell’abbraccio che, dall’estate, era stato solo “virtuale”. La stessa scelta del Paese a cui indirizzare il sostegno, del resto, è stata fatta proprio in prospettiva di andare a conoscere direttamente il bambino sostenuto. “Abbiamo scelto l’Ucraina perché – spiega Francesca -, tra i Paesi proposti da Ai.Bi. per il sostegno a distanza, è tra i più vicini e facilmente raggiungibili. Insomma, l’idea di questo viaggio c’era dal primo momento.

Il sostegno a distanza, per Francesca, è tutt’altro che un mero supporto economico. “Ci tengo molto a essere presente nella vita di Lesya – dice ancora la sostenitrice -. Quando uscirà dall’istituto avrà bisogno di un punto di riferimento. Per me, che ho già 3 figli grandi, aiutare un bambino in difficoltà è un valore importante”.

Il viaggio in Ucraina ha decisamente ripagato l’impegno di Francesca. “Ho potuto constatare di persona che la mia quota mensile viene effettivamente usata per migliorare la qualità della vita di Lesya – assicura –. E poi non potrò mai dimenticare la sorpresa più grande: vedere il sorriso sui volti di tutti quei bambini, nonostante un passato e un presente difficili. A chi non conosce il sostegno a distanza direi proprio questo: è bello poter donare un sorriso a dei bambini che, viste le loro difficoltà, diventano felici con poco”.

La partenza dall’Ucraina per Francesca e Celestino è avvenuta non senza una promessa: fare al più presto un secondo viaggio, magari in primavera. “Così potremo fare un bel pic-nic nel bosco vicino a Volodarka – annuncia Francesca -: Celestino ha già promesso che cucinerà per tutti”.

 

Come Lesya ci sono tanti altri bambini ucraini che hanno bisogno dell’amore di un punto di riferimento che solo il sostegno a distanza può garantire. Scopri anche tu i progetti di Amici dei Bambini in Ucraina.