Un esodo senza fine nel Mediterraneo: 5mila migranti soccorsi in questo weekend, per 17 non c’è stato nulla da fare

migranti400x286Diciassette morti e 4679 vivi: è questo il bilancio dei migranti soccorsi negli ultimi due giorni. Viaggiavano su 25 imbarcazioni intercettate nel canale di Sicilia da navi militari e mercantili impegnate nell’operazione Triton. Nelle operazioni coordinate dal Centro Nazionale Soccorsi della Guardia Costiera, oltre a Cagliari, sono stati sette i porti siciliani coinvolti.

Mediterraneo calmo e temperature in salita sono condizioni che favoriscono l’inevitabile l’esodo dei migranti verso l’Europa. A pochi giorni dal via libera dell’Unione Europea al piano per contrastare l’immigrazione clandestina, sono 5mila i migranti soccorsi nelle acque del Mediterraneo.

Poco prima che giungesse la notizia dei diciassette morti il premier Matteo Renzi, parlando ad Ancona, ha rivolto un nuovo appello all’Unione europea. “Non accetteremo mai di cancellare secoli di civiltà. Quando il barcone è affondato – ha detto riferendosi al naufragio del 19 aprile – i leader europei hanno accettato di fare una riunione straordinaria e sono arrivati tutti visibilmente commossi. È passato un mese, sembra sia stato cancellato tutto. Ma noi andremo a recuperare quella nave a 387 metri di profondità per dare ai fratelli e alle sorelle che sono lì sepoltura”. “Dirò anche domani ai miei partner europei – ha aggiunto – che non si inabissa la coscienza“.

Da una prima registrazione i bambini presenti tra i migranti sono per lo più arrivati in compagnia di genitori e parenti, ma tra i più giovani bisognerà verificare età e condizioni. Qualora vengano identificati minorenni, l’opzione più frequente è quella di accoglierli nelle strutture di emergenza perennemente al collasso che caratterizzano il sistema di accoglienza istituzionale. Per questi minori, che hanno rischiato la vita pur di realizzare il viaggio della speranza, l’accoglienza giusta dovrebbe essere quella di inserirli in una famiglia. Con questo obiettivo prosegue l’attività di Amici dei Bambini per il progetto “Bambini in Alto Mare”, sostenibile con un piccolo impegno chiamato Sostegno a Distanza.