Unioni Civili. Di Biagio e Giovanardi (Ap) “Matrimonio di fatto: il Pd è aperto al dialogo solo a parole”

di-biagio4In Commissione Giustizia al Senato si discute di Unioni Civili ed è polemica. Per Aldo Di Biagio (Area Popolare) dalla seduta della Commissione emerge solo un aspetto “la chiusura ideologica” da interpretare come “un chiaro segnale di quanto sia carente la ‘volontà di mediazione’ sulle unioni civili”.

Se si smettessero di porre limitazioni al dibattito in vista di un’irrealizzabile chiusura prima dell’estate – continua – e si impegnassero le energie per lavorare con serietà, ci sarebbe la strada per forme di mediazione. L’importante è chiarire in primis quale sia lo scopo: parliamo di tutelare le concrete necessità delle coppie di conviventi o parliamo di creare un matrimonio-bis?

“Se concordiamo che l’obiettivo è la tutela – precisa-, il risultato si può raggiungere, a patto, chiaramente, di isolare chi preferisce lustrare i sofismi ideologici, piuttosto che calarsi nel buon senso e trovare soluzioni”.

Altrettanto duro il senatore Carlo Giovanardi (Ncd), che tuona “non prendiamoci in giro il testo sulle  unioni civili è un matrimonio di fatto. Continua il muro contro muro, il Pd è aperto al dialogo solo a parole. In realtà, c’è un arroccamento sul testo dove si parla sostanzialmente di matrimonio. Basti dire, che si assume il cognome dell’altro e si mantiene anche in caso di vedovanza. Se non è matrimonio questo…“.

 “Non prendiamoci in giro – incalza – siamo di fronte a un matrimonio di fatto che apre le porte anche all’utero in affitto e alle adozioni”.

La commissione tornerà a riunirsi lunedì o martedì della settimana prossima, ma l’approdo in Aula del testo slitta a dopo la pausa estiva. “Bè, è ovvio – fa notare Giovanardi – siamo a 10 votazioni su 1.500. La strada è lunga”.