Usa: Anche un bambino indiano potrà essere adottato fuori dalle tribù?

Adozioni UsaNel lontano 1978 il Governo americano aveva varato una legge, chiamata Indian Child Welfare, che proibiva alle famiglie americane di adottare un bambino orfano appartenente ad una delle tante tribù presenti nelle riserve indiane, a eccezion fatta per  le stesse coppie indiane.

Tale divieto permetteva alle tribù di avere la completa tutela del minore e di crescerlo secondo i  propri valori e la propria cultura.

In questi giorni però,  le prime pagine dei quotidiani americani, stanno diffondendo una notizia che potrebbe mettere in discussione la legge ormai “antiquata” che vigila sulle tribù indiane.

Il caso riguarda una bimba, figlia di una donna bianca e di un indiano appartenente alla tribù dei Cherokee; la madre biologica aveva deciso di darla in adozione ad una coppia di bianchi della Carolina del Sud con il consenso del padre, il quale dichiarava di rinunciare ai propri diritti sulla bambina.

A distanza di 3 anni, i fatti sono cambiati. Il padre naturale ha deciso di voler crescere la propria figlia, dichiarando di aver acconsentito all’adozione solo nella speranza di potersi riavvicinare a sua moglie, madre di sua figlia, che lo aveva lasciato.

La legge americana fin qui sarebbe molto chiara: è possibile ricorrere all’adozione in pancia e decidere  a chi affidare il proprio nascituro. Ma è proprio la ormai datata legge “Indian Child Welfare” ad impedire a qualsiasi coppia di etnia diversa da quella indiana, di adottare un bambino.

Per questo motivo la bimba è stata tolta alla coppia della Carolina del Sud e affidata al padre naturale, in attesa del verdetto della Corte suprema di Washington, la quale analizzerà nei dettagli il caso.

I media americani stanno parlando da giorni di questa notizia; c’è chi si schiera a favore dei genitori adottivi, gli unici che la bimba ha mai conosciuto, e chi, di contro, difende il padre naturale alla luce di questa legge obsoleta che mira a salvaguardare gli usi e i costumi delle tribù indiane.

Intanto si attende con  impazienza il verdetto finale.