Vanity Fair promuove lo stile senza dimenticare i bambini con bisogni speciali

shopping bagContinua a riscuotere successo il nuovo Chicco di Felicità con la shopping bag per mamma e bambina, reinterpretata dalla stilista Gigliola Curiel.

Sostegno sociale e moda al femminile si uniscono, così, per continuare a sostenere il progetto solidale “Chicchi di Felicità per bimbi speciali” di Chicco a favore di Amici dei Bambini.

La femminilità che contraddistingue da sempre le creazioni della Maison Curiel viene reinterpretata dando vita all’edizione speciale 2016 del Chicco di Felicità, un accessorio versatile, pratico e utile. La shopping bag realizzata in cotone 100% è il nuovo accessorio twin-set pensato per la donna e molto divertente per mamma e figlia. Disponibile in tre varianti colore – rosso, blu, ecru – con grafiche overall che si rincorrono nel gioco degli opposti.

Ogni borsa ha al suo interno una pochette coordinata da condividere con la propria bimba per divertirsi giocando insieme e da utilizzare, all’occorrenza, come una comoda taschina interna porta oggetti. Righe, pois e cuoricini, le fantasie scelte per interpretare il nuovo Chicco di Felicità, un regalo originale, da fare e da farsi, per non dimenticare che fare del bene fa bene.

A completare il twin set un portachiavi che può essere staccato e utilizzato a parte o lasciato sulla bag: un cuscinetto imbottito su cui è raffigurata l’icona del progetto rappresentata da una mamma che tiene teneramente per mano una bimba, come a ricordare l’impegno solidale degli adulti nei confronti dell’infanzia.

A parlare del successo “speciale” di questa inedita limited edition dal gusto italiano è Vanity Fair, che promuove la fashion bag firmata Giorgia Curiel.

La rivista di stile suggerisce alle mamme l’uso di questo accessorio pratico, versatile e solidale: il progetto di Chicco a favore di Ai.Bi., nato nel 2010,fino ad oggi  ha aiutato circa 1.000 bambini e continua a garantire sostegno psicologico, medico e legale ai bambini con bisogni speciali adottati e alle loro famiglie.

Fonte: Vanity Fair