Venezia. A scuola “Con-tatto”. Compito in classe: “…e se io fossi stato abbandonato da mia mamma?”

Continua, per il nono anno consecutivo, la partecipazione di Ai.Bi. al progetto Con-tatto, istituito dall’assessorato alla coesione sociale del Comune di Venezia, per promuovere il volontariato tra gli studenti delle scuole

Due le classi di terza superiore coinvolte, tre gli incontri realizzati quest’anno.

Nel primo, Alice Paolin, responsabile della sede Ai.Bi. di Mestre, partendo dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo e dal diritto di ogni minore ad avere una famiglia, ha dialogato con gli studenti sul tema dell’abbandono, conducendo per mano i giovanissimi alla scoperta del mondo di Ai.Bi. Stimolandoli, coinvolgendoli ed anche emozionandoli, grazie all’aiuto di alcuni documenti video..

Guarda il video

Ecco il resoconto di quella prima giornata raccontato direttamente da Alice:

Subito hanno iniziato ad “aprire il microfono” i ragazzi da casa (erano per metà in classe e per metà a casa in DAD) e a dire:

“prof, che botta, ma quanto dolore”

e altri

“prof, ma che ingiustizia enorme”

…e avanti con frasi simili:

“ma non è giusto… ma come si fa…, se io fossi nel ragazzo…”

È stato un bel momento, in cui gli studenti si sono resi conto di cosa significhi, per un bambino (e ho cercato di farli immedesimare parlando anche di loro coetanei) essere abbandonato e vivere in un istituto, in casa famiglia… non in famiglia.

I ragazzi hanno espresso, anche in modo “colorito”, con la spontaneità dei giovani, la rabbia, la frustrazione, il disagio di un mondo ignobile quello in cui i genitori non si prendono cura dei propri figli.

Che bello vedere come il tema dei minori abbandonati, dell’accoglienza, della famiglia, nelle scuole, abbia una buona presa e “colpisca” i ragazzi, che si immedesimano e sanno comprendere!”