Adozione a riconoscimento automatico. Le buone notizie: un passo avanti verso l’adozione europea

consiglio-uePotremmo definirlo la base dell’Unione Europea delle adozioni. Il documento approvato mercoledì 12 ottobre dalla Commissione Giustizia del Consiglio dell’Ue afferma infatti che un provvedimento di adozione emanato in uno Stato membro è riconosciuto negli altri Stati membri, senza che sia necessario ricorrere a una procedura speciale”. Si tratta quindi di un evidente accelerazione verso il riconoscimento delle adozioni internazionali a livello continentale.

Riconoscimento che da ora potrà essere negato solo in casi ben circostanziati: quando “manifestamente contrario all’ordine pubblico nello Stato membro richiesto” o qualora lo Stato originario “non era competente”.

Il documento definisce anche la competenza specifica delle autorità dei vari Paesi. Se l’esito di un procedimento pendente davanti a un’autorità giurisdizionale di uno Stato membro dipende “dalla soluzione di una richiesta di diniego di riconoscimento sollevata in via incidentale – si legge nel testo approvato dalla Commissione Giustizia -, tale autorità giurisdizionale è competente al riguardo”.

Lo stesso regolamento stabilisce anche che “le autorità di uno Stato membro possono emanare un provvedimento di adozione solo se il genitore o i genitori adottivi o il bambino dato in adozione sono abitualmente residenti in tale Stato membro. Perciò, se un’adozione è decisa dalle autorità di un Paese terzo, le autorità di uno Stato membro “possono anch’esse emanare un tale provvedimento o decidere il riconoscimento del provvedimento del Paese terzo” in conformità con la legge nazionale in materia, “se i genitori adottivi o il bambino adottato non hanno la residenza abituale in tale Stato membro, ma sono cittadini dello stesso.

 

Fonte: Italia Oggi