Via libera all’adozione gay. Sacconi: “Intervengano il ministero della Giustizia e il Csm”. De Palo: “Così il bambino diventa oggetto di desideri altrui”. Belletti: “… ma noi non ci stiamo”. Giovanardi: “Ennesima prevaricazione dei nostri valori”. Renard (Fafce): “Decisione scioccante”

adozioni gayE’ una pioggia di commenti e dissensi quelli che si abbattono sulla sentenza del Tribunale per i Minorenni di Firenze che ha concesso la trascrizione in Italia dell’adozione di due bambini da parte di una coppia omosessuale.

Antoine Renard, presidente della Federazione europea delle Associazioni familiari cattoliche (Fafce) commenta: Decisione scioccante. Niente obbliga uno Stato, in materia di famiglia, a riconoscere le leggi di un altro. Come può un tribunale dichiarare che due uomini siano i padri di uno stesso bambino? Il tribunale si è preso una libertà estremamente sorprendente e profondamente scioccante, che non trova episodi simili in altri Paesi europei”.

Sulla stessa linea anche Gianluigi De Palo, presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, che ricorda che “la legge 184 sull’adozione mette al centro il bambino e non l’adulto. Ma con questa sentenza un bambino da soggetto di diritti diventa oggetto di desideri altrui. Noi siamo convinti che sia lui il soggetto di diritti, ed è lui che deve essere primariamente tutelato”.

“La scelta del Tribunale di Firenze è la conferma di un processo che tende a cancellare un’idea di famiglia – ammonisce Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale studi famiglia, che si dice particolarmente preoccupato del fatto che “a colpi di sentenza si sta smantellando una cultura, un orientamento valoriale, una capacità di scelta che nel nostro Paese ha avuto moltissime occasioni di esprimersi”. “Le sentenze si rispettano – dice Belletti -, ma si possono anche non condividere: lasciateci la libertà di dire che non ci stiamo.

Dal fronte politico interviene il senatore Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama, secondo cui “prosegue la serie dei provvedimenti e delle sentenze a carattere creativo nella materia antropologica”. Con la sentenza di Firenze, denuncia l’ex ministro, “il Parlamento viene delegittimato”, pertanto “il Csm ha il dovere di esercitare il suo potere di autodisciplina”, perché, in questo caso, “l’innovazione non ha alcuna base giuridica”. Allo stesso modo Sacconi richiama il ministro della Giustizia che “non può rimanere alla finestra di fronte ad atti che lacerano la coesione nazionale.

“Alcuni giudici stanno letteralmente svilendo, umiliando e sovvertendo il nostro ordinamento legislativo e il ruolo stesso del Parlamento e del legislatore”, commentano invece i deputati della Lega Nord – Noi con Salvini Alessandro Pagano e Barbara Saltamartini. Si è scritta una nuova norma, bypassando le leggi in vigore”, evidenziano Pagano e Saltamartini. Secondo i due deputati, l’arroganza e l’ipocrisia di alcuni giudici e di una parte della politica, prona alle lobby Lgbt, ha dunque davvero superato il limite, andando contro gli stessi principi costituzionali. Non rimarremo fermi più tanto a lungo – concludono -, subendo silenziosamente questa deriva antropologica della nostra società. Siamo arrivati al punto che la legge è uguale per tutti, tranne che per le lobby Lgbt”.

Matteo Salvini parla di una “magistratura che ormai fa sfacciatamente politica”. “E’ inaccettabile una sentenza che riconosca un’adozione in favore di due uomini”, spiega Salvini, il quale auspica che il governo e il parlamento rendano più veloci le adozioni per le coppie di uomini e donne. “La Lega ora e sempre dirà no alle adozioni gay e agli uteri in affitto”, assicura Salvini.

La sentenza del Tribunale di Firenze è definita dal senatore di Idea Carlo Giovanardi  come “l’ennesima prevaricazione rispetto ai nostri valori costituzionali, la legislazione in vigore e i principi di ordine pubblico a cui è ispirato il nostro ordinamento”. “Un bambino che ha perso il padre e la madre naturali – commenta Giovanardi -, quando ci sono migliaia di coppie regolarmente sposate e con tutti i requisiti previsti dalla legge in fila per adottarlo, non può essere, secondo la legge italiana, consegnato a due uomini, privandolo per la seconda volta nella vita del suo supremo interesse ad avere un padre e una madre”. “C’è soltanto da sperare che non sia vera l’indiscrezione secondo la quale la Presidente del Tribunale dei minorenni di Firenze Laura Laera sarebbe stata designata dal Governo per assumere l’incarico di Vice Presidente della Commissione delle Adozioni Internazionali“, conclude Giovanardi.

Su questo tema era intervenuto nei giorni scorsi anche il senatore della Lega Nord Gian Marco Centinaio che, in un’interrogazione al presidente del Consiglio, aveva definito irragionevole e inopportuno procedere alla nomina di una persona suscettibile di essere condizionata da una visione ideologica sul tema delle adozioni” al ruolo di vicepresidente della Cai. La presidente del Tribunale per i Minorenni di Firenze, ricordava Centinaio, “si sarebbe apertamente espressa in favore della pratica del cosiddetto utero in affitto e per le adozioni da parte di coppie omosessuali”.