Vicenza: al Festival Biblico dibattito aperto su adozione e affido

E’ in corso a Vicenza, dal 20 al 29 maggio, la settima edizione del Festival Biblico che ospiterà nuovamente il confronto tra le antiche Scritture e l’attualità più scottante.

Di particolare attualità il convegno “Famiglia, adozione, affido: accogliere una generazione altra”, organizzato dal Centro Internazionale Studi Famiglia, che domenica 29 maggio (ore 15.30) vedrà dialogare i presidenti delle quattro principali associazioni italiane che si occupano di affido: Marco Griffini (Ai.Bi.), Paolo Ramonda (Associazione Papa Giovanni XXIII), Marco Mazzi (Presidente di Famiglie per l’accoglienza) e Marco Giordano (Presidente di Progetto Famiglia-Affido)  con Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Un incontro per riflettere sul tema della fecondità universale partendo dal comando divino di Genesi 9,7 “Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra”.

Il Festival Biblico sarà l’occasione per incontrare scrittori e artisti, filosofi e biblisti, ma anche sociologi, industriali e sindacalisti. Perché il messaggio della Bibbia – pilastro portante quanto nascosto della nostra cultura – provoca alla riflessione chiunque e mette in discussione ogni area dello scibile. A dimostrarlo c’è il concreto successo delle precedenti edizioni del Festival: lo scorso anno sono stati più di trentamila i partecipanti agli oltre cento appuntamenti in programma nei giorni centrali della manifestazione.

Di generazione in generazione è il tema, stimolante e complesso, di questa nuova edizione. Ancora oggi possono risuonare forti nel nostro Paese, segnato dalla natalità in decrescita e dalla crisi delle istituzioni educative, le parole del profeta Gioele: «Raccontatelo ai vostri figli e i vostri figli ai loro figli e i loro figli alla generazione seguente» (Gl 1,3).

Nella Bibbia l’educazione non si limita a un travaso d’informazioni. Educare significa raccontare e raccontarsi, tramandare un’esperienza fatta di carne e sangue, vissuta sulla propria pelle e affidata alla continua mutevolezza di ogni esistenza storica. In una società dove cultura, informazione e informatizzazione sembrano talvolta imboccare strade diverse, piuttosto che congiungersi, le Scritture rimandano a un modello di educazione fondato prima di tutto sul dialogo tra persone. E sulla dimensione affettiva più intima: quella interna alla famiglia, primo e insostituibile nucleo per la formazione individuale, sociale e civile di ognuno.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.festivalbiblico.it