Vico Equense. Al Social World Film Festival il cinema sposa la lotta all’abbandono.

marzia1Il cinema come strumento di comunicazione sociale: uno strumento di sensibilizzazione delle coscienze su temi “scomodi” di fronte ai quali la gente preferisce girare le spalle. Ma le immagini hanno il potere di arrivare dove i numeri dei dossier non riescono. Da qui uno sposalizio vincente che è alla base del Social World Film Festival, la kermesse cinematografica internazionale dedicata ai temi sociali, arrivata quest’anno alla sua quinta edizione e che si è conclusa qualche giorno fa  a Vico Equense, in provincia di Napoli.

Un appuntamento a cui, come negli anni passati, Amici dei Bambini non poteva mancare: Ai.Bi, infatti, da sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei minori e per l’accoglienza dei bambini abbandonati, è stata partner dell’iniziativa e nella giornata conclusiva del festival, la referente romana Marzia Masiello, ha presentato al pubblico le attività e i progetti dell’associazione in Italia e nel mondo: dall’adozione nazionale e internazionale alla cooperazione, alla promozione dell’affido, sia dei bambini italiani che dei minori stranieri non accompagnati.

Ma non solo: nel corso del festival ha riscosso grande successo lo spot promozionale della campagna “Fame di Mamma” e della lotta all’abbandono, intitolato “Corri”, che vede protagonista la celebre attrice Anna Falchi. La campagna “Fame di Mamma” si propone di offrire accoglienza ai minori fuori famiglia e ai nuclei mamma-bambino in strutture protette, come le case famiglia e la nuovissima Family House.

“L’arte, e in particolare il cinema, è uno strumento essenziale per restituire anima e dignità a temi sociali  – ha detto Marzia Masiello che ha premiato la miglior regia documentaria con ex aequo ‘I’m festival’  di Persiano e Vezza e ‘Stazione termini’ di Pampaloni  sui senza fissa dimora – che non vanno guardati con gli occhi del pietismo o con i tecnicismi di documenti che snocciolano numeri e statistiche per i soli addetti ai lavori. Due minuti ben girati e montati  arrivano dove centinaia di pagine di rapporti statistici non riescono. Solo l’arte può spostare le coscienze, superando la globalizzazione dell’indifferenza”.  Masiello è intervenuta nel corso della 5° Conferenza internazionale “Il Cinema come veicolo di messaggi sociali”, che si è svolta domenica scorsa.

Nel corso del medesimo incontro è intervenuto anche il regista e direttore del Social World Film Festival, Giuseppe Antonio Nuzzo, e sono stati proiettati due documentari fuori concorso: “Oltre il confino” di Simona Cocozza e “Normale #lapassione” dello stesso Nuzzo, con protagonista Tullio Casucci, anche lui presente alla conferenza.

“La collaborazione con Ai.Bi ogni anno assume contorni nuovi – ha detto Nuzzo – I temi legati all’infanzia fuori famiglia, alle adozioni, alla migrazione, al sostegno a distanza, sono nel ‘cor’e del festival. Molto abbiamo fatto insieme e molto ancora faremo”.