Vorremmo prendere in affido un bambino siriano: è possibile?

Buonasera Ai.Bi.,

sono Arianna, vi scrivo per chiedervi informazioni in merito all’affido di minori profughi. Leggo costantemente gli articoli sui giornali e ascolto le notizie in tv relative al dramma dei bambini siriani che restano nel loro Paese e di quelli che invece cercano la fuga dalla guerra, sbarcando anche sulle coste italiane. Sappiamo che voi di Amici dei Bambini siete da tempo attivi per aiutare la popolazione della Siria e in particolare i più piccoli. A me e a mio marito piacerebbe davvero diventare genitori affidatari di un bimbo siriano che arriva in Italia senza i suoi genitori. Come possiamo fare? Quali sono i requisiti necessari?

Grazie per le informazioni,

Arianna

 

MACCHINA-DA-SCRIVERE11Cara Arianna,

ci fa piacere per la sua richiesta perché noi di Amici dei Bambini puntiamo a garantire una giusta accoglienza ai minori stranieri non accompagnati.

È necessaria una premessa: i casi di minori siriani che sbarcano in Italia non accompagnati sono relativamente non molto numerosi, perché i siriani tendenzialmente lasciano il proprio Paese cercando di mantenere uniti i nuclei familiari. Ai.Bi. promuove da tempo l’affido familiare dei giovanissimi migranti che giungono soli sulle coste italiane, tuttavia, nonostante a oggi più di 2mila famiglie in tutta Italia abbiano già dato la propria disponibilità per questa forma di accoglienza, non c’è ancora una legge che la regolamenti e le istituzioni non sembrano disposte a incoraggiarla.

Per cui ad oggi è quasi impossibile accogliere in affido un minore straniero non accompagnato.

Tuttavia ci sono altre modalità per aiutare un bambino siriano. Nell’ambito del progetto Bambini in Alto Mare, infatti, Ai.Bi. ha lanciato la campagna Non lasciamoli soli, finalizzata ad aiutare migliaia di bambini che sono rimasti in Siria e che hanno urgente bisogno di aiuti umanitari. Insieme ai partner locali, Ai.Bi. offre assistenza a oltre 12mila sfollati interni che vivono nelle zone di Idlib e Aleppo e ha recentemente esteso il proprio impegno alle aree di Homs e Rural Damasco. Amici dei Bambini fornisce innanzitutto interventi di prima e seconda emergenza, con la distribuzione di ceste alimentari e cibi pronti al consumo per chi non ha più neppure una casa. Stiamo formando, inoltre, oltre 100 operatori siriani in modo che offrano a oltre 3000 bambini il supporto psicologico e professionale di cui hanno bisogno. Le donazioni ricevute fino a oggi hanno permesso anche di realizzare una ludoteca sotterranea, un laboratorio di sartoria per giovani donne e un forno per la produzione e la distribuzione di pane alle famiglie più povere.

Grazie alle sue donazioni, anche lei potrà aiutare a realizzare altri importanti interventi e a proseguire quelli in atto.

Spero che possa orientarsi verso questa forma di aiuto. Offrire supporto a un bambino in difficoltà riempie il cuore di gioia.

Un caro saluto

L’Ufficio Stampa di Ai.Bi.