Zagabria (Croazia). 07 giugno. Ai.Bi. rappresenta l’Italia nel confronto europeo sull’emergenza dei minori stranieri non accompagnati

L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati – vera emergenza nell’emergenza migranti di questi anni – passa dal confronto tra punti di forza e criticità riscontrati da chi, da anni, fa del garantire un’accoglienza giusta ai migranti più fragili la propria missione. E in fatto di accoglienza Misna, Ai.Bi., forte della propria esperienza nel campo, diventa un punto di riferimento.

Tanto da volare in Croazia, a Zagabria, per partecipare oggi, 07 giugno, alla conferenza internazionale  “Improvement of alternative care for unaccompanied children in the Republic of Croatia”, un convegno di settore a cui con prendono parte rappresentanti internazionali specializzati sul tema dell’accoglienza dei minori non accompagnati.

Tanti e diversi i temi affrontati, tra cui l’accoglienza e la presa in carico dei minori migranti non accompagnati in Croazia; l’analisi dei bisogni dei Msna; l’illustrazione e la comparazione di buone prassi e sistema di cura da parte dei vari Paesi; la promozione dell’ assistenza, i servizi in accordo con i bisogni di benessere dei bambini e soprattutto la definizione di raccomandazioni internazionali tese allo sviluppo di sistemi di accoglienza e cura alternativa dei misna in transito in Croazia.

A partecipare alla Conferenza sono i rappresentanti di organismi statali croati responsabili dell’accoglienza e cura dei misna; rappresentanti delle organizzazioni europee; esperti del settore, della polizia, della sanità, dell’istruzione, delle istituzioni internazionali e civili. Ai.Bi, è stata invitata in virtù oltre che dell’esperienza sul campo con la promozione della giusta accoglienza dei Misna, anche della sua partecipazione a dicembre scorso in rappresentanza dell’Italia, al corso di formazione “Alternative Family Care” che si è svolto ad Amsterdam e che ha visto 30 operatori di oltre 20 tra organizzazioni non governative e soggetti pubblici e parastatali confrontarsi sulle modalità del modello olandese di accoglienza famigliare dei giovanissimi migranti.

La delegazione di Ai.Bi. – costituita dalla responsabile della progettazione Monica Barbarotto e dal referente nazionale della campagna Bambini in Alto Mare Diego Moretti – aveva avuto quindi modo di conoscere le realtà di 18 Paesi europei in fatto di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, concentrandosi in particolare sull’esperienza di Nidos.

Oggi Ai.Bi. vola a Zagabria con la sua mediatrice linguistico culturale Sonia Pascai che concentrerà il proprio intervento sulle “Modalità di cura e protezione per i minori non accompagnati in Italia”

La conferenza, organizzata dal Centro per bambini Scomparsi e Sfruttati in collaborazione con Save the Children, parte da recenti ricerche sul campo realizzate nel progetto “Rifugiati e bambini migranti in Croazia” nelle quali si mette in evidenza l’urgenza di migliorare il sistema di accoglienza Misna e lo sviluppo di specializzate forme di assistenza per i minori non accompagnati. Secondo report internazionali, infatti, il sistema croato è inappropriato nel momento in cui si continua ad ospitare i minori in centri per bambini con disturbi comportamentali e nei centri specifici per i richiedenti asilo in cui i bambini stanno negli stessi locali degli adulti.