Zone rosse, arancioni e gialle. Nonni, nipoti e parenti. Serve l’autocertificazione?

Il Ministero dell’Interno ha reso disponibile il nuovo documento stampabile. Ecco quando è necessario

Zone rosse, zone arancioni, zone gialle. Che confusione. Ma quando serve l’autocertificazione? Nelle ultime ore le notizie, in vista dell’entrata in vigore del DPCM del 3 novembre 2020 e della correlata ordinanza del Ministero della Salute, le notizie circolate in rete sono state confusionali. Urge quindi fare un po’ di chiarezza. Il nuovo modulo (scaricabile qui: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2020-10/modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020.pdf), servirà per giustificare gli spostamenti in tutta Italia dalle ore 22 alle 5 del mattino. Tali spostamenti dovranno essere motivati da: comprovate esigenze lavorative; motivi di salute; altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Zone rosse e non: quando serve esibire l’autocertificazione

Se questa norma è in vigore su tutto il territorio nazionale, differenti sono le misure per le zone rosse (Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria) e le zone arancioni (Puglia e Sicilia). In queste zone il modulo dovrà essere esibito a qualsiasi ora del giorno tranne che all’interno del proprio territorio comunale di residenza o domicilio per le sole zone arancioni.

Il modulo è un modello standard che dovrà essere portato con sé ma che sarà a disposizione anche di tutte le pattuglie delle forze di polizia che effettueranno i controlli a campione sulle strade. Chi sarà fermato dovrà indicare attraverso il modulo i motivi dello spostamento. Se non riuscirà a dimostrarli verrà immediatamente denunciato.

Per quanto riguarda le visite ai parenti (nonni o nipoti) sarà possibile nelle zone gialle, ma non nelle zone rosse o arancioni, qualora non motivata da una delle fattispecie previste dall’autocertificazione. Inogni caso permane l’invito a tutelare le fasce più deboli con l’uso di mascherine e cercando di mantenere il più possibile le distanze di sicurezza.