11 mila minori stranieri non accompagnati: 3 mila quelli “fantasma”. Quanti ancora dormono per strada?

misnaIn Italia  ci sono 11 mila minori stranieri non accompagnati, di questi 8.239 effettivamente “presenti” e 2.771 i “fantasmi” ovvero gli irreperibili, quelli che dopo essere arrivati sulle nostre coste, spariscono, se ne perdono le tracce …più o meno volutamente. Di questi i maschi sono 2.540 e le femmine 231.

Il dato emerge dall’ultimo rapporto (aggiornato al 31 agosto 2014) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: un quadro allarmante che diventa tragico se si considera anche i numeri diffusi da Save the Children che, nel proprio studio “L’ultima Spiaggia. Dalla Siria all’Europa”, rincara la dose mettendo in risalto che solo nel primo trimestre del 2014 sono sbarcati in Italia 9 mila minori.

Nel rapporto dell’associazione si dice che si tratta di bambini siriani in fuga dalla guerra con un’età media di 5 anni ma anche molto piccoli. Tutti questi bambini fuggono insieme alle loro famiglie da una guerra iniziata 3 anni fa.

I minori stranieri hanno alle spalle viaggi che talvolta sono durati anni, arrivano in Italia spesso dopo aver vissuto violenze di ogni tipo e con il problema di dover restituire il denaro che si sono fatti prestare per il viaggio. Essi possono essere, quindi, una facile preda dei circuiti di illegalità, soprattutto se non si attiva, fin dal momento del loro arrivo, una rete coordinata di protezione e di sostegno.

Ritornando al Rapporto del Ministero,  per quanto riguarda le età, fra i minori presenti si va da quasi 4 mila per quelli che hanno 17 anni, ai 16 mila per i ragazzi  tra i sette e i 14 anni, mentre quelli fino ai sei anni sono 17. Fra gli irreperibili, 1.164 hanno 17 anni, 841 sedici, 457 quindici, 309 sono tra i sette e i 14 anni.

Guardando ai Paesi di provenienza, 2.393 minori provengono dall’Egitto, 2.059 dall’Eritrea (nazione con il massimo numero di irreperibili,) a seguire dalla Somalia, dall’Albania, dal Gambia . E quindi ancora dall’Afghanistan, Bangladesh, Mali, Senegal, Marocco, Nigeria, Tunisia, Ghana, Kosovo e dalla Siria. Guardando alle regioni di accoglienza, la Sicilia fa la parte del leone con 3.878 presenze e 1.734 minori irreperibili. Seguono parecchio distanziate Puglia  e Lombardia.

Insomma un vero e proprio esercito di disperati e di fantasmi che arrivati lungo le nostre coste alla fine spariscono nel nulla, nel vuoto o più semplicemente riescono a raggiungere altri Paesi europei.

Chi, invece, rimane in Italia rivendica a gran voce la propria “presenza”  scendendo anche in piazza con proteste contro i servizi e gli enti pubblici che latitano o sono carenti. Come è successo lo scorso 3 settembre a Bari dove i migranti, una cinquantina tra afgani e pakistani, hanno bloccato, il traffico in corso Vittorio Emanuele. “Vogliamo un posto letto, un piatto caldo e cure mediche. Da cinque mesi siamo costretti a dormire per strada”, hanno spiegato i ragazzi. Diritti fondamentali che però nella triste quotidianità della società moderna vengono costantemente ignorati. Anzi  calpestati.

Proprio e anche alla luce di questo quadro allarmante, la I Commissione della Camera dei deputati ha deliberato un’ indagine conoscitiva sulla proposta di legge n.1658 in materia di protezione di minori stranieri non accompagnati, che inizierà il 10 settembre.

Nella proposta di legge (presentata il 4 ottobre 2013 dai deputatiZampa, Carfagna, Antimo Cesaro, Gozi, Dall’Osso Fratoianni, Mantero, D’Agostino, Dellai, Formisano, Galgano, Iori, Marazziti, Oliaro, Sbrollini, Scuvera, Sottanelli, Vezzali, Rampi, De Rosa) si mette in evidenza che “… Esistono in Italia esperienze di eccellenza nell’accoglienza dei minori migranti ma, nonostante l’impegno di molti sia all’interno delle istituzioni che nelle reti associative e di volontariato, ancora oggi i diritti essenziali dei minori stranieri non accompagnati non sono sempre rispettati: dal diritto al riconoscimento della minore età a quello ad un’accoglienza decorosa, dal diritto alla nomina di un tutore alla possibilità di essere ascoltati nelle scelte che li riguardano. Tali carenze e disfunzioni hanno fatto venire alla luce la necessità di prevedere una disciplina organica in materia e un’omogenea applicazione delle norme che garantisca uguali tutele in tutto il territorio nazionale… La presente proposta di legge vuole quindi definire un sistema stabile di accoglienza, con regole certe, volto a garantire pari condizioni di accesso a tutti i minori, maggiore stabilità e dunque qualità nella rete di accoglienza, ottimizzazione delle risorse pubbliche, dal momento che è noto che, nelle fasi di emergenza, cresce anche la spesa e diviene più difficile garantire efficienza e trasparenza…”

Da quanto emerge dal rapporto di Save the Children, infine, la Siria è il secondo principale Paese di provenienza dei migranti arrivati in Italia (6.620 su 41.243 fino a maggio 2014), preceduta solo dall’Eritrea, ma è il primo Paese se si considerano soltanto i minori in nucleo familiare. I dati dell’ufficio statistico europeo, Eurostat, dimostrano che nel 2013 i Paesi Ue hanno concesso lo status di protezione a 135.700 richiedenti asilo, contro i 116.200 del 2012.

“I Paesi europei del nord e centro Europa – scrive Save The Children – in particolare Svezia, Norvegia, Germania e Svizzera, sono la meta finale di queste famiglie, che non vogliono restare in Italia, ma proseguire il loro viaggio per raggiungere familiari o amici che hanno trovato condizioni di accoglienza e integrazione dignitose in quei paesi. Tendono ad abbandonare il prima possibile i centri di prima accoglienza in cui vengono trasferiti dopo lo sbarco sulle nostre coste, possibilmente senza farsi identificare dalle autorità italiane, per il timore, una volta raggiunto il paese europeo, obiettivo finale del loro viaggio, di essere rimandati indietro in Italia, primo paese di ingresso nell’Ue, come prevede il Regolamento Dublino”.