Mese: Ottobre 2015

Dall’affido all’adozione. Riccardi (Ai.Bi) “Garantito il diritto del minore: mai più traumi da distacco”

Da oggi mai più dolori inutili e distacchi traumatici per bambine e bambini, ragazze e ragazzi già provati dalla vita e che non hanno la possibilità di tornare nella propria famiglia di origine. Ieri, 14 ottobre, è stata approvata una legge corale, sostenuta e voluta trasversalmente da enti, organizzazioni e rappresentanti politici. Una norma votata, prima al Senato e ieri alla Camera, a favore dalla stragrande maggioranza dei deputati: solo due sono stati i voti contrari.  E’ stata posta una pietra miliare a tutela l’interesse del minore.

Griffini (Ai.Bi.): “Adozione internazionale: occorre un forte segnale di speranza da parte del Governo, a iniziare dalla legge di Stabilità 2016”

È l’ora di una netta inversione di tendenza. I dati negativi sulle adozioni internazionali, che nei primi 9 mesi del 2015 hanno fatto registrare un ulteriore calo del 10% rispetto allo stesso periodo del 2014, rivelano in modo inequivocabile che questa forma di accoglienza sta vivendo la crisi più grave della sua storia.

I dati al 30 settembre 2015. Prosegue il calo delle adozioni internazionali: meno 10% rispetto al 2014

Una rondine non fa primavera. Gli incoraggianti dati relativi alle adozioni internazionali realizzate con Amici dei Bambini, che hanno fatto segnare un incremento rispetto al recente passato, non trovano conferma a livello nazionale. Non si è arrestato neppure nel terzo trimestre del 2015, infatti, il calo degli ingressi in Italia di minori stranieri adottati. Al 30 settembre 2015 si registra un ulteriore calo del 10% rispetto alla stessa data del 2014.

Papa Francesco: “Abbandono: scandalo insopportabile perché tradisce la promessa fatta ad un bambino facendolo venire nel nostro mondo ”

Oggi rifletteremo su un argomento molto importante: le promesse che facciamo ai bambini. Non parlo tanto delle promesse che facciamo qua e là, durante la giornata, per farli contenti o per farli stare buoni per invogliarli ad impegnarsi nella scuola o per dissuaderli da qualche capriccio. Parlo di altre promesse, delle promesse più importanti, decisive per le loro attese nei confronti della vita, per la loro fiducia nei confronti degli esseri umani, per la loro capacità di concepire il nome di Dio come una benedizione. Sono promesse che noi facciamo loro”.  A parlare è Papa Francesco.