80mila col Papa per festeggiare San Giuseppe, modello per i papà di oggi

papa_festa_papa200“Che San Giuseppe vi benedica e vi accompagni, lui che ha educato Gesù aiutandolo a crescere in età, sapienza e grazia”. Sono parole di papa Francesco, pronunciate a conclusione della sua catechesi sulla figura di San Giuseppe nel giorno della Festa del Papà. Parole che ci fanno capire come nessuno meglio di San Giuseppe possa illuminarci in questi tempi convulsi e confusi nella comprensione della paternità, di cosa significhi essere padre. Sì, avete letto bene: “padre”. Altro che genitore1, genitore2 e altre amenità.

L’hanno compreso gli 80.000 in piazza San Pietro che hanno recitato insieme al Papa un “Padre nostro” durante l’Udienza Generale nel giorno della festa di San Giuseppe, modello di ogni educatore e di ogni papà.

Papa Francesco si è soffermato sull’urgenza per i padri e i genitori tutti di sapersi concepire come “educatori”, identificando il compito educativo come indispensabile per favorire i propri figli in un percorso di crescita armoniosa e responsabile.

II papà e i genitori in genere, hanno un vivido esempio in San Giuseppe su come “custodire” ed “educare” i propri figli, stando loro vicino, ma nello stesso tempo “lasciandoli crescere“.  Una capacità di custodire il figlio che ha portato San Giuseppe persino a fuggire, a farsi profugo con Maria e il bambino.

Profugo come i tanti padri in fuga dalla guerra in Siria con le proprie famiglie, come i tanti MISNA (Minori stranieri Non Accompagnati) che i genitori con sacrificio fanno partire dalle terre martoriate dalla guerra nella speranza che trovino un futuro migliore, profugo come i migranti che in questi giorni di primavera hanno ricominciato a imbarcarsi dalle loro terre, talora sbarcando sulle nostre coste, talora trovando la morte nel Mediterraneo.

Ciò che a noi è chiesto, a livello istituzionale e di società civile, è anzitutto favorire l’accoglienza di chi cerca un padre e una madre perché li ha persi, li ha lasciati lontano o di chi il calore e l’amore di una famiglia non li ha mai ricevuti.