Barletta. Tommy Di Bari “L’adozione è una gravidanza: è da lì che nascono i figli della meraviglia”

tommy-di-bariL’adozione è a tutti gli effetti una gravidanza e questo non va mai trascurato. Lo è in ogni senso, non c’è nessuna differenza tra gravidanza biologica e adottiva: in entrambi i casi vi è una nascita. Solo che vi è una piccola sfumatura più che differenza: l’adozione richiede un utero cardiaco. È da lì che nascono i figli della meraviglia, è da lì che i palpiti si fanno carezze, è da lì che tutto comincia e ti accorgi che la strada è a metà dell’opera. Esattamente quella metà diventa però la tua felicità. Un bimbo può nascere attraverso il cuore e la gravidanza cardiaca anche se ha cinque o sei anni”. Parola di Tommy Di Bari  autore de “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine” il suo terzo romanzo (già in fase di ristampa) e che ha presentato durante l’evento organizzato dal Rotari Club Barletta con l’attiva partecipazione della cittadinanza e degli alunni della scuola media Aldo Moro.

Occorre un minimo di coraggio nell’intraprendere questa nuova avventura. Il coraggio collegato alla paura, in quanto non c’è coraggio se non c’è paura” ha sottolineato l’autore sostenendo di aver superato le proprie paure attraverso la fede, quella fede che appartiene ad un essere in maniera non giustificata.

I toni seri e piacevoli della conversazione con l’autore sono stati intervallati dalla lettura di alcuni passi del libro a cura degli alunni della scuola Moro. È intervenuto anche il coordinatore famiglie Ai.Bi Puglia, Antonio Gorgoglione, che ha raccontato la propria esperienza di genitore biologico e adottivo, sottolineando l’amore indiscusso per i figli senza distinzioni di alcun tipo: “Al giorno d’oggi la felicità dei propri figli dovrebbe essere la nostra ambizione primaria”.

Appena prima di concludere, ancora commosso, Tommy Dibari ha condiviso con il pubblico l’immagine che in quel momento gli balenava per la testa, ossia quella di sua moglie che gioca per la prima volta con la figlioletta: “Era come vedere a distanza questo quadro ad olio, perfettamente composto. Una mamma e una figlia che un istante prima non si erano mai viste e che da quel momento in poi niente e nessuno avrebbe potuto separare

La serata è poi giunta al termine con alcuni versi tratti dal romanzo: “Così è piccola mia, crescerai custodendo tutti i miei anni. Per questo tu spenderai del tempo aldilà del mio tempo e senza più misura. Io e te voleremo insieme, planeremo insieme e riprenderemo quota insieme. Non ci sarà né pianto né lutto e come canta Bob Dylan saremo ‘Forever Young’ in un offertorio spoglio, nudo, dove ogni cosa verrà tradotta con un verbo soltanto: vivere. Un tuffo di mare, tra sole e rocce, a strapiombo sopra il nostro amore”.

Fonte: www.barlettanews.it