Simone Biles, oro alle Olimpiadi di Rio: “Non lasciate che vi dicano che i genitori adottivi non sono veri genitori”

simoneTutti gli sportivi hanno un tifoso numero uno. A questa regola non sfugge Simone Biles, ginnasta statunitense vincitrice dell’oro dell’all-around alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro. I suoi tifosi numero uno si chiamano Nellie e Ron: sono da sempre i suoi più grandi fans e con loro Simone ha condiviso una serie di teneri tweet prima della competizione che l’ha vista salire sul gradino più alto del podio.

Nellie e Ron sono rispettivamente la mamma e il papà adottivi dell’atleta americana. Ma per qualcuno non sarebbero i suoi “veri” genitori. Parole che fraintendono il significato profondo di un gesto d’amore profondo come l’adozione.

Simone e sua sorella, da piccole, vissero un periodo di affidamento prima di essere adottate dai nonni materni. Nellie e Ron, appunto. Che da quel momento sono diventati a tutti gli effetti i loro genitori. L’adozione comporta questo e, un po’ come la matematica, non è un’opinione: è un dato di fatto, sancito dalla legge.

Cosa evidentemente non chiara ad Al Trautwing, il commentatore sportivo incaricato dall’emittente statunitense Nbc di seguire le gare di Simone Biles ai Giochi di Rio. Durante la telecronaca, Trautwig ha più volte definito Ron e Nellie “i nonni di Simone”.

Della gaffe si sono accorti in molti. E qualcuno ha anche reagito, tentando di spiegare al commentatore della Nbc il vero senso dell’adozione. L’utente di Twitter @EmilyMingus ha chiesto a Trautwig di smetterla di definire “nonni” la madre e il padre adottivi dell’atleta: “Sono i suoi genitori”, ha scritto sul popolare social network. Ma il giornalista non si è rassegnato: “Forse sono una madre e un padre, ma NON sono i suoi genitori”, ha twittato. Parole che, oltre a non descrivere la realtà, rischiano anche di riportare alla memoria il dolore che molti figli adottivi provano quando sentono dire che le persone che li hanno accolti e hanno restituito loro la dignità di figli non sono i loro veri genitori.

Eppure, l’amore, la devozione, il tempo dedicato, il sudore e l’affetto incondizionato che le mamme e i papà adottivi dimostrano verso i loro figli dicono esattamente il contrario. Come testimoniato dalla stessa Simone Biles che, al sito della Nbc dedicato alle Olimpiadi, aveva detto: “Sono davvero fortunata ad avere dei genitori che possono accompagnarmi e supportarmi: genitori a cui rivolgermi dopo una brutta giornata o dopo una bella giornata, che mi amano sempre e comunque.

Epilogo della vicenda? La Nbc, messa alle strette dalle proteste del pubblico, ha ordinato a Trautwig di cancellare il suo tweet. E il giornalista, ammettendo l’errore, si è scusato: “Mi pento di non essere stato più chiaro nella formulazione della frase – ha scritto -. Ho peggiorato il mio errore su Twitter, correggendolo rapidamente. Desidero mettere le cose in chiaro: Ron e Nellie sono i genitori di Simone”.

 

Fonte: Huffington Post