Kuwait. “Contenuto diseducativo”: così i genitori convincono il governo a sospendere la proiezione de “La Bella e la Bestia”, primo film Disney “gay friendly”

la bella e la bestiaAnche il Kuwait, dopo la Russia e l’Alabama, dice no a un film di esplicita propaganda della cultura Lgbt mascherato da favola per bambini. La pellicola al centro del caso è “La Bella e la Bestia”, remake del popolare cartone animato della Disney datato 1991. A 26 anni di distanza, il regista Bill Cordon ripropone la celebre vicenda dell’amore tra Belle e la bestia, interpretata da Emma Watson, Dan Stevens e Luke Evans. Con tanto di scena gay.

A un certo punto, infatti, si vede LeFou, interpretato da Josh Gad, danzare con Gaston, il “cattivo” della fiaba, di cui egli è braccio destro. “LeFou è un personaggio che un giorno vuole essere come Gaston e un altro vorrebbe invece baciare Gaston”, ha spiegato il regista in una recente intervista. Con questa scena, ha detto sempre Bill Cordon, la Disney “vorrebbe mandare un messaggio in tutti i Paesi del mondo, secondo cui tutto ciò è normale e naturale. Sequenza che però non è stata considerata idonea a un pubblico di bambini dalle autorità kuwaitiane. Che hanno ritirato il film dalle sale cinematografiche informando gli spettatori con questo comunicato: “Cari clienti, desideriamo informarvi che la direzione della Kuwait National Cinema Company ha deciso di non proiettare il film ‘La Bella e la Bestia’”.

Provvedimento provvisorio in attesa di sapere se la multinazionale statunitense intenda rendersi disponibile a tagliare la pellicola, eliminando una scena definita dal suo stesso regista “esclusivamente gay”.

A invocare la sospensione delle proiezioni del film, che nel piccolo emirato del golfo Persico era arrivato il 16 marzo scorso, sono stati molti genitori che hanno chiesto al governo, anche attraverso una campagna social, di proteggere i bambini da un contenuto ritenuto diseducativo.

“La Bella e la Bestia” è il primo film Disney che vede la presenza di personaggi apertamente omosessuali e per questo è già stato considerato più volte poco idoneo a un pubblico di bambini. In Russia il remake è stato accusato di propaganda omosessuale e il deputato Vitaly Milnow ha scritto una lettera al ministro della Cultura Vladimir Medinsky, chiedendo di prendere posizione contro quella che ha definito “una vergognosa propaganda di relazioni peccaminose e pervertite mascherata da favola per bambini”. Anche negli Stati Uniti, dove il film è stato prodotto e realizzato, “La Bella e la Bestia” non è piaciuto a tutti. In Alabama, per esempio, i cinema della città di Henagar hanno annunciato che non lo proietteranno a seguito delle proteste dei genitori.

L’anno scorso la Disney era stata bacchettata per non aver mai inserito rappresentazioni lgbt nei suoi film. La scelta di inserire una scena “gay friendly” ne “La Bella e la Bestia” sembra dunque un esplicito tentativo di strizzare l’occhio alla comunità omosessuale. Dimenticando che si tratta di film per bambini.

 

Fonte: Il Giornale