Marco Carretta (figlio adottivo) “Che palle i figli adottivi alla disperata ricerca della vera mamma! Siate meno egoisti e più realisti”

Marco Carretta, figlio adottivo, ha pubblicato un post su facebook la piattaforma social più nota e diffusa tra i giovani. Non per parlare di musica o di come ha trascorso le sue vacanze estive, ma per affrontare una tematica delicata: il ritorno alle origini, un vero e proprio “cruccio” per molti figli adottivi che “disperati” vanno alla ricerca della VERA MAMMA.  Qui la riflessione di Marco “la mia adozione l’ho vista come la mia VERA ED UNICA ANCORA DI SALVEZZA, per poi incontrale LORO… IL MIO VERO PAPA’ e la MIA VERA MAMMA!” e quindi l’invito a considerare l’adozione per quella che è: “un DONO che molti bambini, forse, non riceveranno mai. MENO EGOISTI E PIU’ REALISTI”. Un post che ha raccolto vari commenti e condivisioni entusiasti e di confronto. Ma soprattutto costruttivi: ciò che emerge è l’orgoglio di essere figli adottivi e quindi la volontà non solo di difendere questo “status” ma anche di sensibilizzare quanti ancora lo vivono con disagio.

Insomma le adozioni internazionali camminano sulle gambe di testimoni di eccellenza: i bambini abbandonati che grazie al dono ricevuto sono tornati ad essere figli.

Ecco il post nella sua integrità seguito da alcuni dei commenti pubblicati.

Con il pensiero di oggi diventerò a tutti gli effetti un alieno per molti figli adottivi 🙂

A volte mi trovo a leggere commenti di figli adottivi tristi e disperati perché passeranno il loro compleanno a pensare alla loro “VERA MAMMA”.

Io invece, tutti i miei compleanni li ho festeggiati al 7° cielo.

Perché a differenza di molti di loro, la mia adozione l’ho vista come la mia VERA ED UNICA ANCORA DI SALVEZZA, per poi incontrale LORO…

… IL MIO VERO PAPA’ e la MIA VERA MAMMA !

Non ho mai detto che la vita di un figlio adottivo sia facile (e mi verrebbe da dire, trovatemi qualcuno che non abbia avuto problemi nella propria vita) ma per molti di loro è una giustificazione per nascondere il reale problema, che credo stia alla base di tutta questa volontà di fare un “RITORNO ALLE ORIGINI” e alla disperata ricerca della “MAMMA VERA”:

IL NON AVER MAI ACCETTATO DI ESSERE STATO ABBANDONATO.

Che posso dire, provate a guardare la vostra ADOZIONE come un regalo e non un peso, un Dono e non una Condanna.

Ricordatevi che comunque, nel bene o nel male, voi avete ricevuto un DONO che molti bambini, forse, non riceveranno mai. MENO EGOISTI E PIU’ REALISTI.

 Mi trovi pienamente d’accordo… – commenta Greta Griffini (figlia adottiva) – sai quanti dei nostri amici sono in crisi… perché non pensiamo di fare un incontro con tutti i figli adottivi per confrontarci su ciò che per noi non è altro che un dono e atri non lo hanno ancora capito!!! Aibi g ha questa opportunità io vengo a portare la mia testimonianza”

La pensa allo stesso modo Grazia Magnani che mette in risalto il gesto di generosità della sua mamma naturale che nel darla in adozione le ha dato la possibilità di avere una vita migliore. “anch’io come te sono felice di festeggiare il mio compleanno con la mamma e la sorella (purtroppo uniche rimaste della “affollata” famiglia adottiva), ma da che ho saputo dell’adozione un pensiero, quel giorno, è sempre andato alla mamma naturale. è grazie al suo gesto immenso (essendo mamma a mia volta so cosa sia significato per lei non tenermi con sé) se sono chi sono. mi ha dato l’opportunità di avere una vita diversa dalla sua e molto più fortunata. sono solo triste di non poterla rintracciare, perché all’epoca sui certificati di nascita scrivevano “figlia di NN”. Grazie immensamente comunque”.

 Lidia Lauri scrive “Anche io sono adottata e la penso esattamente come te. Non è facile che qualcuno con un passato difficile esterni così bene cosa significa davvero la parola adozione e sopratutto la serenità con cui ogni giorno ringrazia Dio per questo dono . E poi la continua ricerca di persone che ti hanno abbandonato consisterebbe solo nell’aumento della sofferenza che ci portiamo dietro ma soprattutto infliggeremmo dolore alle vere persone che ci stanno crescendo . Sono loro i nostri genitori e per quanto sia dura la nostra vita essere accolti una vera famiglia e’ un dono speciale che non dovremmo mai dimenticare”.

C’è anche chi la pensa diversamente non rinnegando  i genitori adottivi. Come Joyce Diana Spinelli “Io voglio tornare nel mio paese, voglio ritornare alle “origini” perchè i primi 10 anni della mia vita contano e voglio conoscerli come qualsiasi bambino, che ha sempre avuto i genitori, ha avuto la possibilità di conoscerli. Conoscere le mie origini non significa rinnegare chi mi ha dato tutto. Io rispetto qualsiasi pensiero abbia qualcuno che è stato adottato perchè ognuno di noi ha delle motivazioni diverse per cui è stato adottato e ha un modo diverso di vedere le cose e la vita. I MIEI VERI GENITORI SONO QUI CON ME, ma non é un peccato voler conoscere le motivazioni per cui IO NON SONO CON LA PERSONA CHE MI HA MESSO AL MONDO come tutti i ragazzi che mi circondano”.