#NonToccatemiLaMamma. Laura, una vita al limite tra droga e abusi del marito. Fino alle lacrime del figlio Joao: Ai.Bi. l’ha accolta. SMS al 45567 per aiutarci ad aiutarla

Nativa del Paese sudamericano, la donna si porta in Italia un passato di fragilità e di dolore. Tragica conseguenza sono i maltrattamenti continui che subisce in silenzio dal marito. Ma una sera, si ritrova sanguinante sul pavimento con il piccolo che piangendo chiede invano aiuto al padre

Non è una storia tratta da un film, nè dalla mente fulgida di uno scrittore horror: quella di Laura, 40enne originaria del Perù, e del suo piccolo bambino Joao (nomi di fantasia) è una vicenda vera. Fatta – per la mamma – di un passato di fragilità enormi, avvolta nella spirale perfida e allucinante della droga. Con questo pesante fardello è arrivata un giorno in Italia, dietro le spire di un amore che non era, in realtà, amore. Un uomo italiano l’ha conquistata e hanno deciso di sposarsi. Ma già poco dopo la nascita del loro figlioletto, le cose sono apparse per com’erano in realtà: un rapporto ‘malato’, infarcito quotidianamente di violenza e abuso, in cui era il terrore della rappresaglia a farla da padrone.

Fino a quando – una sera – Laura non si è ritrovata a sanguinare copiosamente sul pavimento di casa. Accanto a lei, con gli occhi gonfi di lacrime e tra le grida di terrore, c’è il piccolo Joao, suo figlio, che invano tenta di chiedere aiuto al padre, che invece è proprio il ‘carnefice’.

A quel punto, nel cuore e nella mente di Laura scatta qualcosa: capisce che la sua vita e soprattutto quella del proprio bambino è in grave pericolo. E decide di scappare.

Laura è confusa, non sa dove andare, ma qualcuno le dice che c’è una realtà, vicino a dove vive, che potrebbe fare al caso suo. Bussa a quella porta, aperta anche a tarda notte: è una delle comunità mamma-bambino che Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ha creato proprio per dare una risposta al grido di aiuto di queste madri e dei loro figli.

Oggi, Laura inizia a vivere un’esistenza finalmente libera dalle catene del passato: si è affrancata dal tarlo della droga e soprattutto ha voltato pagina rispetto al male che ha dovuto sopportare da suo marito. E’ divenuta una donna adulta, matura, responsabile, una donna che ha capito quanto è importante la dignità di essere persona.

Per questo, Ai.Bi. ha lanciato la Campagna ‘Non Toccatemi La Mamma’, attiva fino al 23 dicembre e che chiede a te di contribuire concretamente per restituire un presente e un futuro a queste madri a rischio. Basta un SMS o una chiamata da rete fissa al numero solidale 455667 per donare 2 o 5 euro. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali. Sarà di 2 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa PosteMobile, di 5 euro per le chiamate da rete fissa Vodafone, TWT e Convergenze e di 2 e 5 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.

L’obiettivo concreto – spiega Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. – è quello di contribuire alla realizzazione di una nuova casa rifugio in Lombardia e del potenziamento dei servizi che Amici dei Bambini fornisce già, con le sue due comunità mamma-bambino, ‘Casa Caterina’ e ‘Casa Irene’, l’appartamento di semi-autonomia ‘Aurora’ e i due appartamenti di alta autonomia ‘Gioia’ e ‘Il Bocciolo’: tutte strutture che accolgono in modo protetto mamme vittime di violenza con i loro bambini. Inoltre, il sogno sarebbe anche quello di avviare una ‘casa rifugio’”.

La Campagna, inoltre, intende creare un circolo virtuoso, responsabilizzando e sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema. Per questo, si avvale della collaborazione di vari media-partner e ha l’appoggio di testimonial illustri, tra i quali Max Laudadio, amico storico dell’associazione, che ha sposato con il cuore questo progetto.