Roma. Il 2018 inizia bene: la Regione Lazio decide di sostenere le adozioni internazionali. Un esempio da seguire.

La Regione Lazio istituisce un fondo di 2,8 milioni per il microcredito per favorire l’adozione internazionale mentre il Tribunale per i Minorenni di Roma continua sulla linea dei provvedimenti “vincolanti”, una prassi che mina alle fondamenta l’istituto dell’adozione internazionale.

Quella di intraprendere il percorso di adozione di un minore è una scelta generosa, coraggiosa e complessa. Una scelta generosa perché  permette a  un bambino o a un ragazzo abbandonato di vedere riconosciuto il suo primo diritto: quello ad avere una famiglia. Una scelta coraggiosa perché si tratta di una strada lunga e non facile, soprattutto dal punto di vista psicologico e sociale. Una scelta complessa perché l’adozione internazionale implica una serie di costi (per le procedure preadottive e per i viaggi e i soggiorni all’estero) non sempre sostenibili per le famiglie. Per questo la Regione Lazio ha istituito un fondo di 2,8 milioni per il microcredito a tasso estremamente agevolato destinato alle famiglie che devono sostenere costi per le adozioni internazionali e che abbiano difficoltà di accesso al credito bancario ordinario, magari per assenza di garanzie patrimoniali o finanziari.     

E’ quanto si legge nell’invito alla presentazione del Bando sul Fondo per le adozioni internazionali rivolto dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme al Forum delle Associazioni Familiari Lazio, che si terrà nella Capitale giovedì 11 gennaio dalle ore 11 alle ore 13 presso lo spazio culturale WeGil di Roma in largo Ascianghi, 11.

Un’ importante misura in favore delle famiglie e dei bambini che “stride” però con la linea da anni tenuta dal Tribunale per i Minorenni di Roma che non ha abbandonato la ‘prassi’ di emettere decreti ‘vincolanti’, con l’indicazione di limitazioni all’adottabilità sia sul versante delle coppie che su quello dei minori in attesa di adozione. Decreti questi che non tengono conto della giurisprudenza e delle normative sull’adozione e rischiano, di fatto, d’impedire del tutto la possibilità di arrivare a una felice conclusione dell’iter adottivo. A nulla è valsa la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite n.13332 del 2010 che ha ribadito il divieto di discriminazioni e il fine solidaristico dell’adozione internazionale quale strumento per dare una famiglia a un bambino e non viceversa un bambino a una coppia.

Una prassi quella dei decreti “Vincolanti” che è stata recentemente oggetto di approfondimento su AiBiNews e che impone di portare nuovamente la questione ai più alti gradi della giurisdizione nazionale.  Il proliferare di decreti ‘anomali’ come questi rientra, infatti, tra le principali cause del crollo delle adozioni internazionali a cui si è assistito negli ultimi 5 anni. L’auspicio è che il Fondo di microcredito istituito dalla Regione Lazio non resti un’iniziativa isolata e che altre regioni vogliano seguirne l’esempio assumendo un impegno concreto di rilancio delle adozioni internazionali.

Per partecipare alla presentazione del Bando sul Fondo di microcredito per l’adozione internazionale è necessario iscriversi al link bandoadozioni.eventbrite.it

Fondo per le Adozioni Internazionali