Verona. Adozione internazionale crolla del 76% su 2016: ecco il risultato della folle prassi dei decreti vincolati del Tribunale dei Minorenni di Venezia.

La USL 9 di Verona nel comunicare il  drastico calo delle adozioni internazionali avvenuto nel proprio territorio nel 2017 proporrà una serie di incontri formativi e informativi relativi all’adozione, in collaborazione con i principali enti autorizzati adozione internazionale. Tra questi, Ai.Bi. in prima fila per parlare della meraviglia dell’adozione; quel percorso che si vede contrastato non dall’amore per i bambini ma dai tribunali stessi.

Sono solo 24 i bambini adottati nel veronese nell’arco dello scorso 2017: un dato aberrante, a fronte dei 480 adottati tra il 2006 e il 2010. Diminuiscono i bambini accolti e diminuiscono le coppie pronte ad adottare: da una media di 100, a partire dagli anni Novanta, si arriva alle 64 dell’ultimo anno.

Cifre che vengono annunciate dall’Usl 9 di via Valverde di Verona, nelle voci di Maria Scudellari, responsabile per Infanzia, adolescenza e famiglia dell’Usl 9, Patrizia Meneghelli, coordinatrice del Centro Adozioni dell’ex Usl 20, Maria Paola Maurino, vicepresidente di Cifa Onlus e rappresentante degli enti per le adozioni internazionali – Cifa, A.i.B.i., Sos Bambino Onlus – che collaboranocon i progetti dell’Usl e la psicologa Laura Bonadiman.

A partire da questi dati, nasce il progetto dell’Usl 9 a sostegno della genitorialità adottiva e denominato “I sabati dell’adozione”: incontri atti ad agevolare gli aspiranti genitori, a chiarire le idee a chi pensa di adottare un bambino oa dare ulteriore supporto alle famiglie che hanno già adottato. Con la partecipazione degli enti autorizzati all’adozione internazionale che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione veneta, saranno presenti gli operatori di: Ai.Bi., Associazione Amici dei Bambini, Sos Bambino e Cifa onlus.

Un’iniziativa interamente gratuita che vede il suo primo incontro sabato 20 gennaio con la proiezione del film “Lion. La strada verso casa”, al cinema teatro San Massimo, dalle 9 alle 12. Successivamente, nella sede di via Poloni, si terranno gli ulteriori incontri con gli operatori dell’Ulss 9 e degli enti autorizzati, il 3 e il 7 febbraio, il 17 marzo, il 26 maggio, il 15 settembre e infine il 6 e il 27 ottobre.

Lodevoli queste iniziative per tentare il rilancio della adozione internazionale ma resta, infine, da chiedersi il perché di tale crollo. Gli imbarazzanti numeri che fanno pensare ad un’Italia che non vuole figli sono in realtà da imputare a ben altre motivazioni. Il crollo delle adozioni nel veronese, come nel resto del Veneto, ha delle spiegazioni che si ritrovano nella folle politica del Tribunale per i Minorenni di Venezia, legata alla prassi dei “decreti vincolanti. Con l’indicazione di limitazioni all’adottabilità sia sul versante delle coppie che su quello dei minori in attesa di adozione, questi decreti impongono dei ‘paletti’ non previsti dalle normative sull’adozione che rischiano, di fatto, d’impedire del tutto la possibilità di arrivare a una felice conclusione dell’iter adottivo.  Decreti che, nonostante le difficoltà create, non sembrano diminuire e che intralciano, inevitabilmente, gli stessi “sabati dell’adozione”, i cui incontri a poco serviranno se la politica del Tribunale non deciderà di cambiare una prassi che si fa barriera tra bambini e coppie che desiderano diventare famiglia.