Montereale. A Ognissanti i ragazzi di “UN PAESE CI VUOLE” tracciano il futuro con un Murale

Un percorso di attività e laboratori che hanno coinvolto bambini, adolescenti e giovani dell’hinterland abruzzese per ricostruire la storia di una terra segnata dal terremoto e lasciare alle future generazioni una testimonianza di ciò che il piccolo Comune era, è e può ancora essere.

E’ questo il senso del progetto “Un Paese ci vuole” – finanziato da Banco Popolare e dall’IID (Istituto Italiano del Dono) e realizzato da Ai.Bi., in collaborazione con Aied, il Centro Rampi e Idea Comunicazione, con il patrocinio del Comune di MONTEREALE e CsvAq – e dell’evento di restituzione al territorio realizzatosi nella giornata di Ognissanti nella sala consiliare di Montereale.
Una giornata di condivisione riflessione, moderata da Marzia Masiello di Ai.Bi., che ha avuto inizio con il taglio del nastro dinnanzi al murale realizzato dai ragazzi e adolescenti del laboratorio di progetto “Ambientiamoci … a Montereale”.  Tenuto ai capi da una coppia di sposi, il nastro è stato tagliato dai bambini e dai ragazzi insieme al Sindaco e a Sua Eccellenza Mons Giuseppe Molinari.
Nella sala consiliare di Monterale si è aperta una riflessione sul senso dell’essere comunità e i ragazzi hanno  consegnato simbolicamente al sindaco un video cartolina di sogni, pensieri e possibilità per la MONTEREALE del futuro, in cui investire sulle bellezze del paesaggio, sulla riscoperta e il racconto della propria storia, sulla riqualificazione con un’anima sociale di alcuni siti.
Mons. Molinari ha esortato i ragazzi a  vitalizzare il senso di comunità di cui stanno dando testimonianza con entusiasmo e senso di responsabilità, imparando a “farsi i fatti degli altri con spirito di solidarietà fraterna.
Il sindaco Giorgi, ha evidenziato le difficoltà che vivono  le aree interne e l’importanza di riuscire ad andare avanti, con coraggio e insieme, sulle politiche orientate al futuro – e dunque ai ragazzi- anche quando è il momento di operare scelte difficili. Massimo Alesii, giornalista, membro del Comitato organizzatore della Perdonanza aquilana 2018, originario del luogo, ha dato un ampio e toccante spaccato sui valori, i comportamenti e le scelte che implica  l’essere parte di una comunità. Federico Solfaroli Camillocci, tax advisor presso UniCredit Tax Affairs, monterealese di origine e autore, tra gli altri, del libro “Un paese ci vuole”, ha evidenziato come, anche chi come lui ha fatto la scelta di trasferirsi nella capitale, torna a Montereale, luogo e tempo della propria infanzia.  Matteo Stecconi e Federica Di Maio hanno portato la testimonianza del lavoro svolto insieme nel laboratorio “Ambientiamoci”.
In serata la lettura di una fiaba dedicata alle streghe, a cura dell’autore Dario Tudini di Aringo, e il canto a braccio di Marcello Patrizi e Dante Valentini che, nelle loro rime, hanno ricordato la terra, la madre, l’incontro, la figura del Beato Andrea e rievocato grandissimi scrittori abruzzesi come Flaiano e Silone.
La popolazione da Montereale centro, Marana e Ville di Fano con la sua pro loco, ha dato prova di amore con una partecipazione calorosa. I ragazzi, protagonisti assoluti del progetto “Un Paese ci vuole” hanno salutato e omaggiato i presenti con una ceramica da loro realizzata a ricordo del murale di MONTEREALE.