Moldova: Un cammino verso la famiglia quasi arrivato alla fine.

Un punto della situazione sul progetto ‘Versp la famiglia”, una testimonianza di Tatiana Cocia, che ci arriva e volentieri, pubblichiamo.

Sono passati quasi 5 anni da quando “Amici dei Bambini” ha avviato grazie all’appoggio dei suoi sostenitori, l’iniziativa solidale di sostegno a distanza delle famiglie moldave e dei minori provenienti dai ceti socialmente vulnerabili, nell’ambito del Progetto “Verso la Famiglia, Leova”.

In questo Progetto, il sostegno era mirato ai bambini ed adolescenti dell’istituto di Leova, ovvero minori istituzionalizzati in una struttura residenziale, dalla quale uscivano raramente, perché a casa non li aspettava nessuno o perché a casa non esistevano le condizioni adatte per la loro crescita e sviluppo.

È stato per tutti noi, bambini e genitori, sostenitori, assistenti sociali ed educatori, un periodo pieno di alti e bassi, ricco di eventi e di successi, che abbiamo raccolto lungo il cammino verso una famiglia.

Il progetto a cui i sostenitori hanno aderito e partecipato sostenendo un bambino è diventato, con il passar del tempo, UN PROGETTO DI VITA vero e proprio per ciascuno di quei 250 bambini la cui storia abbiamo preso a cuore durante questo percorso.

Giorno dopo giorno, abbiamo fornito ai piccoli ospiti dell’istituto un accompagnamento in tutte le fasi del loro sviluppo psico – fisico e li abbiamo aiutati nella formazione di se stessi. Abbiamo lottato per garantire loro il diritto di rinascere figli e ritrovare la gioia di crescere in una famiglia con una mamma ed un papà capaci di prendersene cura e di amarli.

In tutto il lavoro che abbiamo svolto con e per i bambini, abbiamo cercato di coinvolgere più attori possibili e per questo ci siamo avvalsi di tutte quelle risorse fondamentali, che avevamo a disposizione.

L’equipe di Amici dei Bambini ha lavorato a fianco dei genitori e del personale dell’istituto (educatori, assistenti sociali, psicologi), non solo per dare loro un sostegno materiale, attraverso cui garantire le cure ai bambini e coprire le loro necessità, ma anche per responsabilizzarli nei confronti dei piccoli e del rispetto dei loro diritti.

Sono stati avviati gruppi di mutuo aiuto per i genitori, che hanno beneficiato di un supporto fondamentale per il loro futuro. In questo modo, 32 genitori sono tornati ad essere risorse per i propri figli e 48 bambini hanno preso parte a gruppi di sostegno. 51 dei nostri piccoli beneficiari sono tornati finalmente a casa, 39 hanno ripreso i propri legami familiari e 17 sono entrati in tutela.

Altri bambini hanno iniziato a frequentare gli studi e stanno per conseguire una specializzazione, cosa che renderà meno difficile il loro percorso di reinserimento sociale e di raggiungimento dell’autonomia personale. Molti ragazzi hanno ricevuto tempestivamente cure adeguate e le loro condizioni di salute sono migliorate sensibilmente.

Grazie all’avvio della ludoteca “Il Labirinto Magico”, i bambini istituzionalizzati hanno preso parte a tante attività e giochi che hanno contribuito allo sviluppo della loro personalità. Tramite il gioco, la Ludoteca ha offerto loro la possibilità di esprimersi, di fare nuove amicizie e di scoprire un mondo sempre nuovo.

La ludoteca è frequentata anche dai bambini della comunità, questo ha permesso e aiutato il processo di re-socializzazione dei bambini dell’internat, intermediato dal lavoro dei ludotecari, mirato a offrire ai piccoli istituzionalizzati la possibilità di conoscere la realtà esterna all’istituto grazie ai contatti con i bambini della comunità, informare questi ultimi sull’esistenza del fenomeno dell’abbandono ed insegnare loro ad accettare i loro coetanei in difficoltà.

Attraverso il gioco, i bambini hanno imparato a sviluppare lo spirito di squadra, l’attenzione, il senso di responsabilità, di partecipazione e di condivisione. Tutti i giochi sono stati calibrati in base all’età, agli interessi e allo stato psicologico dei bambini. Nell’ambito degli atelier creativi, inoltre, ognuno è stato aiutato a scoprire i propri talenti nascosti, a sviluppare la propria immaginazione, attenzione e amore per il lavoro realizzato. Incoraggiando i bambini a descrivere il proprio lavoretto, abbiamo sviluppato la comunicabilità del bambino e indagato il suo stato emotivo. Osservando i bambini, l’equipe di ludotecari ha notato che, durante il gioco, scompare il sentimento di tristezza, solitudine, sfiducia, isolamento e anche il comportamento aggressivo.

Durante l’atelier di arte creativa, i bambini sono stati coinvolti in tutte le attività proposte dal centro: lavoro all’uncinetto e ai ferri, pittura, confezione dei giocattoli, ecc. I ludotecari hanno cercato, perciò, di offrire ai bambini tutti i materiali necessari per aiutarli a scoprire dentro di se nuove abilità e sviluppare la loro immaginazione e pazienza. Quando i bambini erano coinvolti nelle attività dell’atelier, si aiutavano e si consigliavano a vicenda, condividendo i loro segreti e le proprie preferenze personali.

Osservando i bambini durante il gioco e il lavoro creativo, era come se iniziassero ad imparare a sorridere, a sentirsi bene, a comunicare, a esprimere i propri desideri e a prendere decisioni. La Ludoteca “Il Labirinto Magico” è diventata perciò una vera e propria forma di terapia per le anime ferite dei bambini, dimenticati dai loro genitori e dalla società.

Le forti emozioni vissute in tutti questi anni ci hanno permesso di affrontare più serenamente la lunga e faticosa strada che porta alla riscoperta dell’amore familiare, che a volte impegna interi anni. Ognuno di noi conserverà impresso nella mente il ricordo dei NOSTRI bambini, i loro sorrisi, la loro gioia nel vederci e, mentre stiamo per concludere questo progetto, il cuore già pensa ai prossimi traguardi che ci apprestiamo a realizzare con ancora maggior entusiasmo e passione solidale per altri bambini bisognosi, essendo consapevoli del nostro impegno sociale, e con in cuore tanta voglia di crescere.

Ringraziamo tutti per tutto l’appoggio offerto a favore dell’infanzia moldava disagiata, ma anche per quanto ancora si fara’ per la sua crescita e il suo inserimento sociale.