“Telefono CAI”: le proteste delle famiglie adottive sul Forum di Ai.Bi. Dove sono finiti i rimborsi spese?

6 anni di attesa per il DPR, 7 mesi per la verifica delle richieste, quanti ancora per erogare i rimborsi spese adozioni?

Lo sfogo delle famiglie adottive che a distanza di 7 mesi, più 6 anni di attesa, si chiedono cosa ne è stato della loro richiesta di rimborso e delle oltre 5000 che non hanno presentato richiesta ma non hanno perso la speranza.

E’ trascorso quasi un anno dal 1 giugno 2017, quando tra stupore e rassegnazione delle coppie adottive che attendevano da oltre sei anni il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Decreto) sui rimborsi delle spese adottive, la Commissione annunciava lo stanziamento di 40 milioni di euro per i rimborsi delle spese sostenute per le procedure di adozione internazionale realizzate tra il 1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2017 e inaugurava la sezione “ ISTANZE DI RIMBORSO” del portale “Adozione Trasparente”.

Complice la lunga attesa, una procedura complessa, una finestra di presentazione delle istanze troppo corta e, per di più, a ridosso dell’estate, – quando si sa le famiglie che ancora possono si godono le meritate vacanze –  al 16 luglio, termine di presentazione delle domande, la CAI aveva ricevuto poco più di 6 mila istanze di rimborso su 11.138 coppie che hanno adottato nei sei anni di riferimento.

Dati questi comunicati a settembre dalla stessa Commissione che rassicurava sull’avvio dei controlli a campione sul 10% delle istanze presentate. Da allora più nulla.

Al silenzio della CAI fanno, però, sempre più eco le proteste delle famiglie adottive che, a distanza di 8 mesi e più 6 anni di attesa, si chiedono cosa ne è stato della loro richiesta di rimborso e se mai riceveranno qualche euro.

Adottato nel 2013 ed inviata domanda di rimborso il 08/06/2018, non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di documenti.  Dall’ultimo comunicato sul sito non si sa più niente!” si legge in una discussione sui rimborsi spese adottive, tra le più accese, sul Forum di Ai.Bi.

Di risposta nella stessa discussione, si legge:Buongiorno, ho chiamato poco tempo fa alla CAI per chiedere, mi hanno risposto anche in malo modo…  disturbiamo il loro lavoro se telefoniamo. A quel punto mi sono permessa di dire che magari sarebbe anche il caso di mettere un aggiornamento sul sito valido per tutti, in modo da evitare di disturbarli, e comunque dopo 7 anni dall’adozione, forse qualche diritto ce lo abbiamo!”

Ho inviato una mail nessuna risposta!” – incalza un altro utente  – “Adozione 2013, dobbiamo aspettare ancora quanti anni? Tra qualche giorno invio una pec!

E cosa ne sarà delle 5 mila famiglie che non hanno presentato richiesta e sperano in una riapertura dei termini di presentazione dell’istanza di rimborso?

Ci sono  famiglie che non hanno presentato istanza per mancanza di informazione o per aver raggiunto il tetto massimo di reddito, ma anche molte famiglie che, come noi, hanno solo superato la data limite del 16 luglio (periodo estivo in cui molti sono in vacanza? Dopo tanti anni di attesa e tanti sacrifici, ci sembra ingiusto che sia stata data una unica possibilità di richiesta di rimborso con tempi davvero ristretti e una procedura complicata.Si legge in un lungo sfogo di un gruppo di famiglie adottive pubblicato su ItaliaAdozioni.

“Io e mio marito” – scrive un’altra coppia ad Ai.Bi. – “abbiamo adottato nostra figlia nel 2015 e da allora ho mandato un paio di volte una mail alla Commissione Adozioni per sapere l’iter del rimborso e mi è sempre stato risposto che dovevamo aspettare il decreto…poi con stupore sono venuta a sapere che non solo era uscito il decreto ma che rientrava anche il 2015 … Fantastico!  E’ tutto tropo bello ….. mi metto a  leggere  la procedura e scopro che il termine è già scaduto. Ma com’è possibile che possano dare così poco tempo per permettere a tutte le famiglie di informarsi e di attivarsi? Quello che mi chiedo è: se sanno quali famiglie hanno adottato in quegli anni perché non le avvisano? Avendo stanziato i soldi a copertura di quegli anni perché non riaprono i termini per poter permettere a tutti di fare la richiesta? Dove vanno i soldi non rimborsati ma stanziati?”

L’auspicio di tutti è che si riaprano i termini di presentazione o, quantomeno, le risorse stanziate restino comunque investite per il mondo dell’adozione internazionale, già derubata del bonus di 5mila euro  depennato nell’ultima versione di Bilancio, a beneficio delle famiglie adottive e dei bambini che li attendono.

Intanto ci si aspetta che dalla Commissione giungano presto ragguagli sullo stato dell’arte delle pratiche di rimborso.