Bolivia: ultimo incontro di formazione per l’associazione Familias del Corazon

Venerdi 8 ottobre si è svolto l’ultimo incontro di Capacity Building previsto dal progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana per l’associazione di genitori adottivi di La Paz, Familias del Corazon. Obiettivo della formazione è stato quello di accrescere il potenziale valore aggiunto che rappresenta la famiglia stessa, fornendo l’occasione al soggetto famiglia di organizzarsi, confrontarsi e costituirsi parte attiva della società civile, legittimata a relazionarsi direttamente con le pubbliche autorità e con i mass media in quanto rappresenta quel soggetto che maggiormente è vicino al bambino in stato di difficoltà.

In questa formazione sono stati toccati vari punti: le possibili risposte all’abbandono e all’istituzionalizzazione (affido, tutela, adozione) con la rispettiva normativa prevista nel Codice del Niño, Niña y Adolecentes; le linee guida per l’elaborazione di un progetto (albero dei problemi, quadro logico, obiettivi generali, specifici, risultati attesi, attività, indicatori ecc..); il rafforzamento istituzionale che ha permesso all’associazione di trasformarsi da beneficiaria passiva ad associazione conscia delle proprie possibilità e dell’influenza che può avere con le istituzioni governative incaricate di mettere in atto politiche pubbliche a favore dell’infanzia abbandonata.

Durante questa fase di rafforzamento istituzionale, l’associazione ha trattato vari argomenti tra cui: come un gruppo di mutuo aiuto può trasformarsi in associazione, ruoli e responsabilità di una associazione, punti di forza e debolezze dell’associazione, il futuro dell’associazione, il piano operarativo, la vision, la mission, gli obiettivi generali, specifici e i risultati attesi previsti.

Prima di iniziare questa attività di Capacity Building l’associazione era un gruppo di persone unite dal fatto di aver intrapreso un percorso adottivo. Ora, oltre a questo aspetto, sono un’associazione con un obiettivo comune condiviso: sensibilizzare la società all’accoglienza familiare ed essere un ente che possa intervenire su politiche pubbliche a favore dell’infanzia abbandonata.