Adozione. Aiuto inizia la scuola!

 

 Gentilissimi,

a sette mesi dall’arrivo a casa di nostro figlio Chan, si pone il problema della scuola.

Parliamo di “problema” non a caso ma perché tutte, o quasi, le coppie di amici e conoscenti che prima di noi hanno inserito i loro figli adottivi a scuola si sono trovati di fronte scuole non sempre preparate all’accoglienza dei nostri figli.

E’ una tappa quella della scuola che ci spaventa non poco anzi, diciamocela tutta, ci “terrorizza”. Avete qualche suggerimento?

Grazie per quanto fate i bambini che non hanno ancora incontrato la loro famiglia.

Maria e Giacomo.

Gentili Maria e Giacomo,

l’inserimento a scuola è una tappa fondamentale per ogni bambino e per i bambini adottati richiede particolare attenzione da parte dei genitori e degli insegnanti, sia sull’aspetto dell’apprendimento sia relazionale. La vostra “paura” non è dunque ingiustificata. Non sono rare, purtroppo, le situazioni di disagio in cui i bambini tirano fuori il proprio malessere sia su fronte comportamento sia su quello relazionale coi propri compagni, con i propri insegnanti e con gli stessi genitori. Difficoltà che inevitabilmente si ripercuotono sull’apprendimento e di conseguenza sulla loro autostima.

C’è da dire, però, che le scuole sono tenute a rifarsi alle Linee-guida emanate dal Ministero dell’Istruzione nel 2014 al fine di garantire alle famiglie strumenti utili al percorso di crescita scolastica dei propri figli, con l’obiettivo non di stigmatizzare l’alunno adottato ma assicurare ad ogni minore adottato un adeguato percorso di inserimento scolastico.

Si tratta di una serie di strumenti per promuovere un graduale e positivo inserimento a scuola di bambini appena inseriti in famiglia come concordare la  prima iscrizione, i tempi di inserimento a scuola e un Piano Didattico Personalizzato; avere un tutor o un “facilitatore linguistico”; fissare un incontro preventivo ad ogni passaggio di ordini e gradi di scuola prevedere un lavoro coordinato tra scuola, famiglia, servizi sociali e associazioni familiari che si occupano di adozione sul territorio;

Non si tratta di direttive adatte a “tutti” i bambini ma di strumenti utili a “tanti” bambini adottati. Le linee guida sono un invito alle scuole (dirigenti ed insegnanti) a fermarsi ad ascoltare le famiglie, a vedere il bambino e a concordare insieme alle famiglie strade adatte a quel bambino. Un affrettato inserimento scolastico potrebbe portare con sé difficoltà anche nel percorso d’inserimento in famiglia. E’ bene che i genitori e la scuola abbiano ben chiaro che i bambini adottati hanno bisogno di un lungo periodo di acclimatamento in famiglia e nel nuovo Paese, non solo per apprendere una nuova lingua ma per sviluppare quelle competenze socio-affettive necessarie per un adeguato inserimento sociale.

Il nostro suggerimento è, dunque, quello di rispettare i tempi di vostro figlio e il suo bisogno di riconoscervi appieno come mamma e papà e di confrontarvi con il dirigente scolastico e gli insegnati per individuare insieme la strada più adatta a vostro figlio.

Un cordiale saluto e auguri

Maggiori info alla pagina dedicata sul sito Ai.Bi.

Staff Ai.Bi.