Coronavirus. Bonus baby sitter. A chi spetta e come e quando richiederlo

Alcuni chiarimenti sul provvedimento varato dal Governo per le famiglie con il decreto “Cura Italia”

Quando si potrà iniziare a chiedere il bonus baby sitter previsto dal decreto “Cura Italia”? Il bonus spetta per ciascun figlio? Se lavoro in smart working posso richiederlo comunque? Se sono un padre separato il bonus spetta a me o mia moglie? Sono queste le domande che, sempre più frequentemente, affollano la mente dei genitori italiani in queste settimane di forzata permanenza domestica in compagnia dei figli, a casa da scuola per l’emergenza Coronavirus.

Le prime spiegazioni sul bonus baby sitter per l’epidemia da Coronavirus sono arrivate con la circolare INPS 44/2020. Purtroppo, in linea generale, non si sa ancora quando e come chiedere il bonus, si attende una ulteriore circolare INPS. Però, le risorse sono ad esaurimento, quindi, come scrive anche Il Sole 24 Ore, prima si chiede (da quando si potrà farlo) e più possibilità ci sono di ottenere il bonus. Il bonus è comunque un’alternativa alla richiesta di congedo parentale.

Il bonus è di 600 euro, sale a 1000 per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica

Non ha una decorrenza. Se se ne ha diritto verrà probabilmente erogato in una sola volta, anche se al momento non ci sono certezze.

Coronavirus e bonus baby sitter: altre informazioni utili e come richiederlo

Altre informazioni utili: si ha diritto al bonus se il 5 marzo 2020 (giorno di chiusura delle scuole in Italia) il figlio, o uno dei figli, non aveva ancora compiuto 12 anni. Con handicap grave il limite del 5 marzo non si applica; il bonus è unico per famiglia. Se si hanno due figli, si dovrebbero (ma anche qui è necessario attendere spiegazioni) due bonus da 300; in caso di separazione, il bonus spetta al genitore con cui il figlio convive; il bonus spetta anche a chi lavora in smart working.

Per l’invio delle domande, spiega Il Sole 24 Ore, “si dovrà attendere una ulteriore comunicazione dell’istituto di previdenza. Con successivo messaggio dell’Istituto – si legge – ‘sarà resa nota la tempistica di rilascio della procedura per l’acquisizione delle domande di bonus da parte dei cittadini e per il tramite degli intermediari abilitati. L’Inps – come detto – precisa dunque che le domande arrivate dopo il superamento dei limiti di spesa saranno messe in stand by e potranno essere accolte solo nel caso di stanziamento di ulteriori risorse’”.

Un ulteriore chiarimento va dato in merito alla natura del bonus. Esso infatti non sarà costituito da un contributo in contanti, ma da un importo accreditato nel “portafoglio elettronico” del “libretto famiglia” utilizzabile solo per pagare prestazioni di baby sitting a 10 euro l’ora tramite l’INPS.