Siria. L’impossibile riapertura delle scuole nei campi per sfollati di Idlib

Insegnanti volontari radunano studenti. Ma il loro coraggio non basta. #Continuiamodaibambini

Il 26 settembre è ufficialmente iniziato l’anno scolastico nella provincia di Idlib, nel Nord Ovest della Siria. Questa zona martoriata da nove anni di conflitto ha riaperto le sue scuole, o meglio, le poche scuole che rimangono. A fronte di un piano di riapertura generalmente condivisa e implementata nei limiti delle possibilità logistiche di un’area duramente colpita dal conflitto, si profila una situazione ben più drammatica. Molte scuole infatti non sono accessibili per via dei bombardamenti che le hanno distrutte ma anche perché sono divenute l’unico riparo sicuro per migliaia di persone che hanno dovuto abbandonare le loro case.

A fronte di una limitata disponibilità di edifici scolastici in zone urbane, si osserva la completa assenza di servizi educativi nelle aree rurali e in molti campi di sfollati molti insegnanti, in maniera autonoma e con grande senso comunitario hanno riunito gli studenti e impartito lezioni durante diverse settimane. Dalla fine dello scorso agosto, diversi insegnanti hanno iniziato a insegnare ai bambini nei campi raccogliendoli in una tenda senza coordinamento con le autorità. L’insegnante Muhammad Medhat al-Amouri ha confermato a Enab Baladi che lui e diversi insegnanti volontari hanno radunato dozzine di studenti nel campo di sfollati di al-Kusaybiyya e dall’inizio di settembre hanno iniziato a dare loro lezioni.

Siria e riapertura delle scuole: il coraggio di pochi insegnanti non basta

Basem Haytham al-Muhaimid, un altro insegnante nel campo di Tell Touqan, ha spiegato che gli insegnanti hanno iniziato l’anno scolastico per dare una possibilità a quei bambini che non possono spostarsi molti chilometri per raggiungere le poche scuole aperte. Nonostante l’impegno e la forza di questi coraggiosi insegnanti la mancanza completa di materiale didattico e dispositivi di protezione personale come mascherine o sapone rendono l’educazione per tutti un obiettivo complicato da raggiungere.

Con i suoi interventi in Siria Ai.Bi. – Amici dei Bambini porta supporto materiale e psicologico alle famiglie e ai bambini sfollati. Ma anche tu puoi dare una mano, con una donazione alla campagna “#Continuiamodaibambini. L’accoglienza non si ferma“.

Non lasciarli soli. Dona subito: https://www.aibi.it/ita/continuiamo-dai-bambini/