Covid-19. Il vaccino genetico? Sicuro e frutto di ricerche che durano da anni. Parola di ricercatrice

La dottoressa Antonella Conforti intervistata da Radio In Famiglia: “Il vaccino prevede due iniezioni. Se andremo spediti normalità verso l’inverno del 2021”

Il vaccino anti Covid-19? Sarà sicuro, nonostante il breve tempo in cui è stato realizzato. Il motivo lo ha spiegato, intervistata da Radio In Famiglia, la dottoressa Antonella Conforti, biologa e ricercatrice con un dottorato in virologia in servizio in un’azienda del settore biotech. La rapidità di realizzazione, del resto, è dovuta, come ha spiegato la stessa dottoressa, “alla ricerca. Grazie alla ricerca sono state sviluppate nuove tecnologie che permettono di ottenere vaccini efficaci e sicuri in minor tempo. Già da qualche anno la maggior parte delle ricerche sono state svolte nel campo dei cosiddetti vaccini genetici che ora, finalmente, hanno avuto la possibilità di essere scoperti dalla comunità non scientifica. Sono vaccini sicuri che possono essere prodotti in tempi molto più rapidi rispetto a quelli ottenuti con virus attenuati o proteine del virus. Si inserisce nel vaccino che viene introdotto nell’organismo il materiale genetico che esprime la proteina che servirà a stimolare il sistema immunitario. Creiamo in questo modo la cosiddetta ‘memoria immunologica’ che prepara a reagire a un eventuale contagio. Questi vaccini non sono frutto di una ricerca iniziata quest’anno, ma che vengono da anni e anni di studi. Sono una tipologia di vaccini che conosciamo già molto bene”.

“Bisogna stare tranquilli – ha spiegato ancora la dottoressa – Tutte le fasi di sperimentazione previste sono state seguite. Ci sono tre fasi che normalmente deve attraversare un farmaco per arrivare al mercato e viene sperimentato sia per la sicurezza che per l’efficacia. Nel momento in cui ha superato queste tre fasi viene sottoposto all’approvazione di agenzie regolatorie come l’EMA per l’Europa o l’AIFA italiana che risponde comunque a quella europea. Queste agenzie controllano che le tre fasi siano state rispettate scrupolosamente. Il punto è: perché siamo andati così veloce? Semplice, siamo in un momento eccezionale e quindi lo sforzo profuso fin dall’inizio è stato sicuramente eccezionale rispetto alla norma, sia da parte delle piccole aziende biotech che fanno ricerca pre-clinica sia da parte delle grandi aziende e dei governi che hanno messo a disposizione le risorse economiche necessarie per la ricerca che, di solito, purtroppo non ci sono. Anche le agenzie regolatorie hanno tempi di approvazione piuttosto lunghi, in questo caso invece i passaggi sono stati molto meno dilatati”.

Covid-19. Il vaccino genetico sicuro ed efficace anche per la “mutazione inglese”

“Relativamente alla mutazione inglese – ha poi specificato la ricercatrice – bisogna fare un po’ di chiarezza: questi coronavirus, che sono virus RNA, molto facilmente mutano la loro sequenza genetica, le mutazioni avvengono in qualunque parte del loro genoma, la cosa importante è che la mutazione non avvenga nell’RNA che codifica quella proteina che è stata utilizzata per il vaccino. Certo è che, anche in caso di mutazioni di questo tipo, la ricerca sui vaccini genetici puòintervenire comunque rapidamente”.

Covid-19. Per il vaccino previste due iniezioni a distanza di tre settimane

“Il vaccino prevede due iniezioni che vengono inoculate a tre settimane di distanza – ha spiegato poi relativamente alla fase di somministrazione – e, perciò, quando sentiamo parlare di milioni di dosi a disposizione dobbiamo dividere per due. Riguardo la durata dell’immunità ancora purtroppo non si hanno dati precisi. Potrebbe essere necessario un richiamo a distanza di un anno. Spero ci sia un’importante campagna vaccinale per sensibilizzare le persone“.

Riguardo a un possibile ritorno alla normalità l’orizzonte temporale, secondo l’esperta, è da prevedersi “se si continuerà ad andare spediti come fatto fino ad ora”, “per l’inverno del 2021”.

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