Caso AstraZeneca. L’EMA conferma: il vaccino è sicuro!

La tanto attesa risposta dell’EMA (Agenzia Europea del Medicinali) è arrivata: nessun pericolo dal vaccino AstraZeneca, la campagna vaccinale può riprendere.

Ad affermarlo è stata la direttrice dell’Agenzia Emer Cooke, che ha confermato non solo come “i benefici superano i rischi”, ma ha sottolineato anche che il comitato per la sicurezza incaricato di verificare i dati ha escluso relazioni con i casi di trombosi segnalati.

Il pronunciamento dell’EMA arriva dopo la sospensione in via precauzionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca che l’Agenzia Italiana del Farmaco aveva deciso nel pomeriggio del 15 marzo.

La vicenda del vaccino AstraZeneca dall’inizio

Da qualche giorno erano stati segnalati su persone da poco vaccinate alcuni casi di trombosi, nei confronti dei quali erano subito scattate le verifiche volte a capire se ci potesse essere un nesso tra i problemi circolatori sorti e il vaccino stesso. L’AIFA aveva precisato che la sospensione fosse del tutto precauzionale e temporanea, aspettando di sapere le decisioni definitive di EMA (Agenzia Europea per i medicinali).
L’Italia non è stata l’unico Paese ad aver “congelato” le vaccinazioni con il prodotto AstraZeneca in attesa di chiarimenti: pochi minuti prima della comunicazione dell’AIFA una decisione analoga era stata presa dalla Germania e, poco dopo, analogo provvedimento era arrivato anche da parte della Francia. In serata, a questi Paesi si erano uniti anche Slovenia e Lussemburgo, mentre lo stop era già stato annunciato da Norvegia, Danimarca, Islanda, Finlandia, Olanda e Irlanda.

L’EMA ribadisce che i benefici superano i rischi

L’EMA, da parte sua, non ha commentato subito le decisioni dei vari Stati rimanendo ferma a quanto si può leggere sul sito ufficiale, dove si ribadisce che i problemi riguardanti coaguli di sangue con caratteristiche insolite si sono verificati su un numero molto limitato di persone che sono state vaccinate, in percentuali addirittura inferiori a quelle che si verificano statisticamente nella popolazione nel suo complesso.
L’EMA, ha collaborato in particolare con l’autorità sanitaria del Regno Unito (MHRA), Paese nel quale sono già state somministrate circa 11 milioni di dosi di vaccino e, quindi, offre senza dubbio una platea importante su cui verificare i numeri delle eventuali reazioni.

L’analisi minuziosa dei dati è proseguita nei giorni successivi, con la convocazione di una riunione in data giovedì 18 marzo che avrebbe chiarito i dubbi e comunicato eventuali decisioni.

Decisione, come detto, ora ufficialmente arrivata a dissipare ogni dubbio. Il danno mediatico di sicuro rimane, con la fiducia nei confronti della popolazione, specie quella più scettica, che sarà tutto da ricostruire. Ma da oggi la campagna vaccinale può riprendere a pieno ritmo, con le autorità che hanno già dichiarato di voler recuperare fin da subito le vaccinazioni saltate in questi giorni di stop.