Lo compri al supermercato e lo “fai” a casa tua: ecco Il tampone rapido “fai da te”

Da maggio dovrebbe entrare in commercio un tampone fai da te che permette di eseguire il test antigenico rapido autonomamente a casa, rilevando la presenza del virus SARS-Covid2 anche nei soggetti asintomatici

Da quando è scoppiato il Covid una delle questioni più urgenti e che è stata spesso causa di rallentamenti dei sistemi di diagnosi e tracciamento, è stata quella dei tamponi.

Tampone fai da te anche nei supermercati

Come noto, il sistema più affidabile e sicuro per rilevare la presenza del virus nell’organismo è quello dei tamponi molecolari. A questo, nel corso dei mesi, si sono affiancati il test antigenico, più rapido, e il test sierologico (che evidenzia la presenza di anticorpi).

Ora, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dovrebbe arrivare anche il tampone fai da te, inserito dal Ministero della Salute nell’elenco dei dispostivi medici e, quindi, commercializzabile non solo in farmacia ma anche presso altri punti vendita come bar, supermercati e negozi, come avviene con le mascherine.

Eseguire il test antigenico rapido anche a casa con il tampone fai da te

Il kit dovrebbe entrare in commercio dall’inizio di maggio, a un costo tra i 6 e gli 8 euro. Il sistema funziona sostanzialmente come un test antigenico rapido, in grado, quindi, di rilevare la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (RNA) ma tramite le proteine chiamate antigeni, da cui il nome. La sua affidabilità non è paragonabile a quella del test molecolare che, infatti, generalmente viene richiesto come conferma qualora si risulti positivi all’antigenico. Sicuramente, però, è uno strumento utile di screening e capace di segnalare la presenza del virus anche in soggetti asintomatici. Fermo restando che la soluzione definitiva non potrà che arrivare dai vaccini.

Il kit “fai da te” funziona tramite un tampone da effettuare nella regione nasale (seguendo attentamente le istruzioni) ed è in grado di dare un responso nell’arco di 15 minuti circa.

Sempre il Corriere riporta che il brevetto del prodotto è della società cinese Xiamen Boson Biotech e che la distribuzione in Europa è del gruppo austriaco Technomed.