Adozione internazionale. Cose che possono capitare al “primo incontro”… E guai a non essere preparati

“Dopo qualche ora insieme, lui mi si è avvicinato e mi ha detto qualcosa, vergognandosi anche un po’. Io non ho capito nulla, ho guardato la traduttrice che, ridendo, mi ha avvertita che per me era giunta (già) la prima prova di fiducia…

L’incontro con il proprio figlio è un momento molto atteso da tutti i genitori adottivi. Un incontro per il quale gli enti, psicologhe e psicologi cercano di preparare al meglio le coppie, spiegando come l’immaginario, comprensivo e umanissimo, di sorrisi, ringraziamenti e “amore a prima vista”, il più delle volte non corrisponda a quello che succede nella realtà.
Lo può confermare una mamma adottiva con un episodio divertente e che ben racconta come i genitori debbano essere “pronti a tutto” fin da subito, al di là di quello che si aspettano, ma al di là anche di quello a cui le psicologhe e mille seminari possono aver preparato.

Il racconto di una mamma adottiva

“Ho sempre cercato di essere preparata per arrivare al primo incontro con mio figlio ben dotata di strumenti e consigli, per cercare di soddisfare al massimo le sue iniziali necessità. Ma mai e poi mai avrei pensato che, dopo i primi momenti di conoscenza, di abbracci, di presentazione, di pianti di gioia, di scambi di regali, di carezze e baci a quel bimbo che ora è mio figlio, una delle prime necessità sarebbe stata… accompagnarlo in bagno a fare la cacca!!!
Non dico che il suo primo bisogno in famiglia sia stata la ritirata per ‘la grossa’, perché almeno un paio d’ore insieme le abbiamo trascorse ‘come da manuale’, ricadendo in quella casistica per la quale la nostra psicologa ci aveva preparati così da affrontare al meglio i primi momenti di vita insieme.
Ma, dopo qualche ora insieme, lui mi si è avvicinato e, nella sua lingua, mi ha detto qualcosa, vergognandosi anche un po’. Io non ho capito nulla e ho guardato la traduttrice che, ridendo, mi ha avvertita che per me era giunta (già) la prova della fiducia: l’accompagnamento al WC.
Imbarazzata, perché questo usciva dagli schemi delle possibili attività che avevamo “previsto” sarebbero potute succedere in un momento tanto agognato come quello, ma volenterosa di dimostrare la mia preparazione e affetto verso il mio bambino, ho accompagnato nella direzione della toilette mio figlio, che ha afferrato la mia mano e mi ha indicato la via.
Quel che è successo varcata la porta del bagno magari non lo racconto nel dettaglio, ma si sappia che può accadere anche questo… E le mamme devono essere consapevoli che in quel momento sono proprio chiamate a svolgere il loro compito, con il rotolo di carta igienica in mano!”

Prepararsi ad affrontare il percorso adottivo

Per intraprendere il meraviglioso e complesso percorso dell’adozione “nel migliore dei modi”, occorre essere informati e soprattutto ben preparati. Proprio per questo FARIS, forte della sua esperienza di più di 30 anni nel mondo dell’accoglienza e dell’adozione, organizza webinar di informazione e formazione dedicati alle coppie desiderose di adottare.
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