Scuola, divieto di cellulari promosso da studenti e famiglie

Valditara: “Serve disintossicazione digitale”. Il 76% degli italiani favorevole alla misura. E gli studenti tornano a… parlare!

Le prime settimane del nuovo anno scolastico hanno confermato una sorprendente accoglienza positiva al divieto dei cellulari nelle scuole superiori. Lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La misura, introdotta dal 1° settembre grazie alla circolare ministeriale di giugno, estende agli istituti secondari di secondo grado una regola già in vigore per elementari e medie. “Girando le scuole in questi giorni, in queste prime settimane – ha dichiarato Valditara – ho trovato che il divieto del cellulare non solo viene rispettato ma viene condiviso“.

Come la vedono i genitori

Un dato che trova conferma nei sondaggi SWG: il 76% degli italiani si dichiara favorevole alla norma, con un consenso che raggiunge il 60% tra i giovani. Il sostegno è particolarmente forte tra genitori e over 55, ma sorprende la quota significativa di approvazione anche tra i ragazzi, a dimostrazione di una crescente consapevolezza sul tema della dipendenza digitale.

Una “disintossicazione” dall’uso smodato degli smartphone

Il ministro ha parlato apertamente della necessità di una “disintossicazione” dall’uso smodato degli smartphone, citando i dati dell’Istituto Superiore di Sanità che classifica la dipendenza da cellulare e social come una delle nuove forme gravi di dipendenza giovanile. Studi condotti da OCSE e OMS documentano conseguenze rilevanti: calo della concentrazione e dell’apprendimento, peggioramento dei risultati scolastici, ansia, insonnia e isolamento sociale. Una ricerca ministeriale mostra che il 38% degli studenti soffre di disturbi del sonno legati al cellulare e che tra gli utenti più compulsivi si registra un tasso di bocciature triplo rispetto alla media.

Quali dispositivi sono vietati?

Ricordiamo che il divieto si applica a telefoni, smartwatch, auricolari e dispositivi elettronici personali per l’intera giornata scolastica, compresi intervalli e laboratori. Le uniche eccezioni riguardano studenti con PEI o PDP che necessitano del supporto digitale per motivi didattici o personali documentati.