Lasciti solidali: come garantire che la tua volontà venga rispettata?

La figura dell’esecutore testamentario e il ruolo della trasparenza degli enti nel dare concreta attuazione ai desideri del donatore

Il lascito testamentario, per sua natura, non può essere realizzato direttamente dal testatore, ma da altri soggetti: in particolare, dall’ente beneficiario, che è tenuto a utilizzare quanto ricevuto per lo scopo indicato nel testamento.

Che cosa prevede la legge?

La legge tiene conto di questo aspetto e, agli articoli 700 e seguenti del Codice Civile, prevede la possibilità di nominare un soggetto incaricato di far rispettare e realizzare le disposizioni testamentarie: l’esecutore testamentario.
Quest’ultimo può essere designato nel testamento stesso e, in alcuni casi, possono essere nominati anche più esecutori, i quali dovranno agire congiuntamente (art. 700 c.c.).
Lo stesso ente beneficiario può essere nominato esecutore testamentario: ciò, in alcune circostanze, facilita notevolmente la realizzazione della volontà del defunto.
Escludendo questa ipotesi e concentrandoci sulla domanda specifica, possiamo rispondere in merito alla prassi seguita da Ai.Bi. Amici dei Bambini, non potendo parlare per altri enti.
Innanzitutto, va sottolineato che dare piena e corretta attuazione alla volontà del donante è un obbligo morale prima ancora che giuridico, che le organizzazioni associative e di volontariato sono tenute a rispettare.

La scelte dell’ente

È comunque consigliabile scegliere un ente del quale si abbia una buona conoscenza o di cui si siano raccolte informazioni approfondite. Oggi esistono molti strumenti per conoscere le organizzazioni di volontariato e gli Enti del Terzo Settore (ETS): ad esempio, i loro siti web, dove è possibile consultare attività, progetti, bilanci e statuti.
Un passo ulteriore e ancora più efficace è contattare direttamente l’ente, parlando con il personale per comprenderne a fondo la serietà e l’impegno. La trasparenza e l’affidabilità dell’organizzazione nel rispettare le volontà testamentarie rappresentano un criterio fondamentale di scelta.

Il rapporto di fiducia

Ai.Bi., ad esempio, è sempre disponibile a incontrare le persone interessate presso la propria sede, mostrando le proprie attività e creando un rapporto di fiducia reciproca — condizione ideale per una collaborazione solida e sincera.
In tutti i casi in cui Ai.Bi. ha ricevuto lasciti — sia per la creazione di strutture di accoglienza, sia per lo sviluppo di progetti contro l’abbandono — l’ente ha sempre comunicato con trasparenza l’utilizzo dei fondi, inviando periodicamente materiali, dati e informazioni sui risultati raggiunti.
In questo modo, i benefattori (o i loro familiari) possono seguire concretamente gli effetti della donazione e verificare come la volontà del defunto venga rispettata.
A testimonianza di questa attenzione, Ai.Bi. ha dedicato il nome di alcune case famiglia a benefattrici, in segno di gratitudine e come ricordo duraturo della loro generosità e altruismo.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.