Marocco: Gli effetti del 2° Salone sull’infanzia e la Kafala in Marocco

La 2° edizione del Salone sull’infanzia e la Kafala in Marocco, tenutasi il 1 e 2 ottobre a Casablanca, si era conclusa con la proposta condivisa di creare un Collettivo di tutte le associazioni che vi avevano preso parte e che sono direttamente coinvolte nella protezione e difesa dei diritti dei bambini abbandonati. La risposta non si è fatta affatto attendere e ieri 13 ottobre, a soli 11 giorni dalla conclusione del Salone, un piccolo comitato rappresentativo si è già riunito per discutere e immaginare la mission del Collettivo Infanzia – Famiglia – Kafala. Si è deciso di chiamarlo cosi’ perché il Collettivo si occuperà effettivamente di bambini abbandonati, per i quali è necessario trovare una famiglia pronta ad accoglierli ed amarli come fossero i propri figli, e dunque attraverso la kafala.

L’obiettivo generale del Collettivo sarà quello di “assicurare un’equa protezione giuridica e un’equa considerazione sociale e morale a tutti i bambini, qualunque sia la propria situazione famigliare”, conformemente all’articolo 32 della nuova costituzione marocchina del 1° luglio 2011. 

Potranno far parte del Collettivo tutte le associazioni di promozione della kafala, quelle che prendono in carico i bambini senza rappresentanti legali (e dunque che gestiscono gli orfanotrofi), quelle che lavorano in difesa dei diritti dei bambini abbandonati, quelle che operano per il riconoscimento della kafala come mezzo di protezione dell’infanzia e per dare alla kafala uno statuto nei paesi firmatari la Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo del 1989. 

La riunione rappresenta dunque un grande passo avanti in un Paese che finora ha avuto non poche difficoltà e timori a parlare di una riforma della legge sulla kafala. La stessa Ai.Bi. Marocco farà parte del Collettivo e siamo fiduciosi e certi che i lavori continueranno, nell’unione di tutte le associazioni che da anni lavorano al fianco dei bambini abbandonati del Marocco.