Bruxelles, 18 gennaio, un meeting di esperti su ‘L’inclusione sociale dei giovani fuori famiglia: l’intermediario sociale’

Mai dimenticare il fenomeno dei minori che, orfani, abbandonati o allontanati dalla famiglia, non incontrano l’adozione e crescono negli Istituti, giungendo alla maggiore età senza essere stati accuditi da una vera famiglia che li aiutasse ad aprirsi alla vita sociale fuori dal sistema di cure. Procede in questa direzione il progetto di sperimentazione sociale promosso da Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, co-finanziato dall’Unione Europea, che intende sensibilizzare ad alto livello sulla questione dei giovani che escono dagli Istituti, detti care-leavers.

Un meeting di esperti si incontrerà il 18 gennaio a Bruxelles, per relazionare sul tema L’inclusione sociale dei giovani fuori famiglia: l’intermediario sociale, figura, quest’ultima, fondamentale per garantire la perfetta integrazione di una categoria fragile e a rischio come quella dei giovani senza famiglia.

Supporting life after institutional care (Il sostegno alla vita dopo il sistema di protezione per l’infanzia) è il nome dell’evento al’interno del quale sarà presentata la discussione. Tra le relazioni, saranno presentati progetti svolti negli ultimi anni in Bulgaria e Romania con il supporto di Ai.Bi. Amici dei Bambini. La conferenza verrà svolta il 18 gennaio alle 9:00, presso il Progress Hotel, 9 Rue du Progrès, Bruxelles, Belgio.

In fase di dibattito verrà discussa la condivisione e la trasferibilità delle buone prassi in diversi Paesi e, più generalmente, si discuterà di come sostenere la sperimentazione sociale in Europa.