Repubblica Democratica del Congo: Buonanotte, sogni d’oro! 55 nuovi letti per i bambini di Goma

cibo_congoOlio, zucchero, sale, latte, farina, acqua: può sembrare una normale lista della spesa e, in qualsiasi Paese occidentale, questo sarebbe un post-it dentro un portafoglio, un elenco da spuntare davanti al carrello del supermercato. Non così a Goma, Repubblica Democratica del Congo, dove ognuna di queste parole ha il peso di una sfida.

Con oltre 200.000 sfollati, senza più una casa e migliaia di minori senza famiglia, la situazione è allarmante. Una delle strutture con la quale Ai.Bi. collabora, che ha una capienza massima di 60 bambini, ora ne ospita ben 189. Le condizioni del centro erano già precarie, è stato approntato un rifugio improvvisato con dei pali di legno e dei teli di nylon, dove si dorme per terra e anche il cibo scarseggia.

Così quando da Goma, in piena emergenza umanitaria, arriva questa “lista della spesa” dai nostri operatori, sappiamo che siamo riusciti a dare da mangiare, per una settimana, a tutti i nostri bambini. Non è un freddo elenco, è il resoconto di una battaglia quotidiana e di un trionfo: acquistati farina (296 kg), fagioli (117 kg), olio (9,6 litri), sale (2,5 kg), zucchero (45 kg), acqua potabile (1800 litri), braci per cucinare (90 kg). E in più sapone e disinfettanti! E per i piccoli con problemi particolari di malnutrizione: soia (20 kg), sorgo (50 kg), arachidi (15 kg), patate (25 kg), pesce (5 kg), latte arricchito (3 kg).

Tutto questo è possibile anche grazie agli aiuti raccolti qui in Italia. E c’è un’altra buona notizia: sono stati comprati 55 materassi. Questo significa che oggi stesso, 55 bambini smettono di dormire per terra (finora nel rifugio c’erano solo 16 letti a castello, tutti gli altri si dovevano arrangiare, come potevano).

E’ bello pensare che, insieme a un buon sonno, forse i nostri piccoli ospiti ritroveranno anche i loro sogni. Il primo passo per costruire un’esistenza migliore è poter guardare al futuro con un po’ di speranza. E per incamminarsi lungo questa strada, con meno fatica, troveranno ad aspettarli anche 109 paia di scarpe! Ne mancano ancora 80 perché nessuno dei nostri bambini sia più costretto a camminare scalzo, nel fango e fra le pietre, per affrontare la vita.