Come faccio a fidarmi ancora del sostegno a Distanza?

Buongiorno,

mi chiamo Sara e ho visitato il sito sul Sostegno senza Distanza, come viene chiamato dalla vostra associazione. Qualche anno fa avevo attivato un Sostegno a Distanza con un’altra associazione, poi dopo qualche anno sospesi il mio impegno, perché le letterine che mi arrivavano erano sempre le stesse. Adesso voi promettete faville, ma non so se fidarmi una seconda volta. Perché poi non c’è mai la possibilità di controllare ciò che dei nostri soldi arriva dall’altra parte del mondo.

Qual è la differenza tra il vostro sostegno e quello ‘a distanza’ delle altre associazioni? Ci sono dei plus che offrite ai vostri sostenitori?

Grazie

 

pippo sollecito 200Cara Sara

innanzitutto ti ringrazio a nome di Amici dei Bambini per aver pensato a noi.

Il sostegno “senza distanza” di Ai.Bi. è un modo nuovo di vivere la solidarietà. Dopo aver fatto alcune valutazioni, ci siamo accorti che non c’era termine più sbagliato di “Sostegno a Distanza” che nel senso letterale della parola significava “stai lontano da me”, “non ti avvicinare”; tutto il contrario di ciò che dovrebbe realizzare questo stupendo strumento di “vicinanza” a chi ha bisogno di un aiuto capace di andare ben oltre il semplice concetto di solidarietà.

La volontà di Ai.Bi. è di abbattere le distanze tra sostenitori e bambini, con l’obiettivo di offrire a bambini abbandonati non solo la risposta ai loro bisogni materiali, ma anche la possibilità di entrare in relazione con i sostenitori. Ai quali chiediamo di dedicare anche una briciola del proprio tempo per scrivere una lettera, oppure fare una telefonata. O ancora inviare al bambino un regalino. Piccoli doni che fanno la differenza, nella percezione che i piccoli hanno di sé. Perché sono la ’prova’ che un pezzetto di amore è riservato anche a loro. Noi cerchiamo sostenitori non solo generosi, ma disponibili a creare una relazione vera con il bambino che sostengono. E ben vengano persone che vogliono ‘vedere con i propri occhi’ dove vanno a finire i loro soldi. Sappia che se scegliesse di attivare un sostegno senza distanza e poi volesse fare un viaggio per raggiungere il bambino o la comunità da Lei sostenuta, ci farebbe solo un immenso piacere. Perché questi incontri regalano emozioni fortissime ad adulti e soprattutto ai bambini, che poche volte hanno occasione di sentirsi importanti. Immagini solo quanta gioia dà a un bambino sapere che una persona che lo conosce e lo sostiene, viene da lontano solo per incontrare lui.

Per i sostenitori che vogliono mantenere un filo diretto, solo dall’Italia, Amici dei Bambini ha dato vita anche a un nuovo sito dove una volta entrati, i sostenitori possono accedere ad un’area riservata attraverso una password personalizzata e in qualsiasi momento sarà possibile fare domande e vedere filmati e foto della realtà scelta. Inoltre la peculiarità del Sostegno senza Distanza è la nostra trasparenza. Ogni sostenitore di Ai.Bi. sarà sempre in contatto col bambino, la Casa Famiglia o il Paese sostenuto e potrà chiedere informazioni e aggiornamenti in tempo reale, avendo come persona di riferimento il nostro operatore in loco.

Inoltre i sostenitori possono accedere ad un’area riservata attraverso una password personalizzata e in qualsiasi momento sarà possibile fare domande e vedere filmati e foto della realtà scelta.

Ai.Bi. infatti propone due forme di Sostegno senza Distanza.

La formula da 25 euro al mese permette di sostenere una comunità per dare un aiuto a tutti i bambini che ne fanno parte. Il sostegno personalizzato one to one prevede un costo di 50 euro al mese, ma dà la possibilità di scegliere il bambino da supportare per contribuire a realizzare il suo progetto di vita. E laddove possibile i bambini vengono reintegrati nella famiglia d’origine, oppure inizia per i bambini che non hanno genitori in grado di occuparsi di loro un percorso adottivo. Se invece si tratta di adolescenti, è quasi impossibile trovare famiglie disposte ad accoglierli. E allora per loro vengono avviati progetti di inserimento sociale e lavorativo che li preparino al momento più drammatico della loro vita in istituto, quando, con raggiungimento del 18esimo anno d’età, devono lasciare l’istituto e iniziare a badare a se stessi.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi!

Un caro saluto

Giuseppe Sollecito

Area Sostegno senza Distanza di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini