Bicamerale infanzia: fumata nera per il presidente della Commissione

parlamento-vuotoAncora una volta i partiti stanno dando un mesto spettacolo di sé e su un argomento delicato e strategico come i bambini e gli adolescenti“: è indignato Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che racconta che, nella mattina del 26 settembre 2013, è stata convocata la Commissione parlamentare infanzia e adolescenza ed è mancato il numero legale.

E pensare – aggiunge – che questo è il Parlamento con la più alta presenza di donne e di giovani! Sono senza parole per l’ennesimo rinvio della Commissione, che oggi avrebbe dovuto eleggere il presidente e l’Ufficio di presidenza consentendo così l’avvio dei lavori. Non sono il solo ad aver auspicato che almeno la Presidenza della Commissione fosse nominata prescindendo dalle solite dinamiche di spartizione delle cariche, che venisse cioè decisa tenendo conto delle migliori competenze disponibili per svolgere opportunamente il suo ruolo di indirizzo e controllo. È l’ennesimo schiaffo a tutti coloro che continuano, faticosamente, a prendersi cura dei diritti dei minorenni“.

E’ evidente che i bambini non sono al centro dell’attenzione del nostro Parlamento. Ma qual è il futuro di un Paese che non pensa alle nuove generazioni?

Il 25 settembre il Gruppo Crc, network composto da 82 soggetti del terzo settore che si occupano di promozione e tutela dei diritti e dell’adolescenza in Italia, aveva diffuso un comunicato (pubblicato su questo SITO/LINK) in cui auspicava che la convocazione portasse alla nomina del presidente della Commissione Infanzia. La speranza era che la scelta ricadesse “su un componente di comprovata esperienza, in grado di garantire un pieno ed efficace funzionamento di questo organismo”.

Nulla di fatto, invece. Non solo non c’è il nuovo presidente, ma la Bicamerale non è riuscita neppure a riunirsi per totale disinteresse e mancata partecipazione.

Di rinvio in rinvio, sono passati 7 mesi dal suo insediamento, sottolinea Spadafora: “Questo nuovo slittamento mostra un ulteriore segnale di totale disinteresse per la situazione difficile dell’infanzia in Italia, resa più dura dalla crisi”.

Di qui un richiamo e un appello forte ai politici: “Chiedo ai capigruppo di tutti i partiti di dare una risposta al perché di questo ennesimo rinvio, ma chiedo anche a tutti i componenti della Commissione, come ho scritto loro ieri, un cambio di passo: che si assumano le proprie responsabilità e intervengano nel concreto, subito” conclude il Garante.