A ottant’anni vorrei ancora lottare in prima fila contro la piaga dell’abbandono, ma come posso fare ?

Caro Ai.Bi.,

ho passato metà della mia vita a scuola, prima come maestra poi per trent’anni direttrice didattica. Mio marito, defunto già da dieci anni, è stato un dirigente pubblico. Non abbiamo avuto la fortuna di avere figli. Quest’anno compio 85 anni e ringrazio Dio per essere ancora in buona salute, ma non posso non pensare che la vita a mia disposizione diventa ogni giorno più corta. Vorrei dare precise disposizioni sui miei beni. Ho deciso di lasciare i beni immobiliari ai miei due nipoti, ma siccome in famiglia non ci sono particolari necessità economiche, mi piacerebbe destinare i miei soldi a una buona causa. Penso spesso all’Africa, e ai suoi figli sfortunati. Mi piacerebbe garantire una crescita serena a qualche bambina abbandonata. Femminucce, ripeto. Perché mi piace l’idea di contribuire a salvare la vita che c’è e anche quella che verrà. Vorrei che venisse loro garantita una vita dignitosa e che qualcuno investisse i miei soldi per dare a queste bambine speranza e futuro. Come devo procedere per attuare questo mio desiderio? 

Con stima,

Maria

 

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rispondo con piacere alla sua richiesta, poiché la disponibilità verso l’infanzia sofferente è il sigillo alla passione e all’amore con cui Lei ha formato generazioni e generazioni di alunni, lungo tutta la sua lunga carriera. Quello che potrei consigliarle è di lasciare un testamento. Come saprà, può scegliere due forme. Quello olografo,che non prevede la presenza di testimoni o di un notaio. Il documento deve contenere le volontà del testatore, espresse liberamente, non serve che Lei  rispetti particolari formule. L’unica attenzione che deve avere è quella di indicare espressamente la volontà di lasciare i suoi soldi ad Ai.Bi., indicando anche l’indirizzo della nostra sede. Basta un foglio semplice, firmato e datato con le volontà espresse.  Qualora opti invece per un testamento pubblico, deve recarsi presso uno studio notarile. In quest’ultimo caso, all’interno del documento è sufficiente confermare che intende lasciare una parte dei suoi beni ad Ai.Bi.

Riguardo alla sua idea di destinarli all’Africa, e in particolare a bambine abbandonate, è sufficiente segnalare nel testamento il vincolo di  utilizzo del denaro a questo preciso scopo. Può addirittura indicare specificatamente l’identità di uno o più  minori, che potrà eventualmente ‘conoscere’ fin d’ora  oppure può scegliere di finanziare un progetto ad hoc.

Sperando di averle fornito delle indicazioni utili, la ringrazio per essersi rivolta a noi e Le porgo i miei più cordiali saluti,

Marco Griffini

Presidente di Ai.Bi.