Dopo 13 anni torna in Colombia e riabbraccia la madre biologica

amparo200“Mi sento felicissima, non avrei mai pensato di ricevere un dono così grande nella mia vita. Ti amo, che Dio ti benedica! dice Gloria Amparo Garnica Páez piangendo e baciando il figlio che dopo 13 anni è ritornato da lei per riabbracciarla.

Questa storia toccante ci arriva dalla Colombia e per comprenderne l’unicità e la forza bisogna fare un passo indietro. Correva l’anno 2000: Gloria Amparo, investita dalle avversità di un destino che le ha voltato le spalle, acconsentì all’adozione del proprio figlio da parte di un’altra famiglia. Una scelta dolorosissima, ma inevitabile.

Il piccolo, che al tempo aveva 6 anni, venne preso in carico da due coniugi italiani che gli hanno donato tutto l’affetto e il sostegno necessari per una crescita solida e serena. Compiuti i 18 anni Raffaele Ragno – questo il nome di quel che era un bambino di Bogotà e che poi è diventato a tutti gli effetti un cittadino italiano – ha deciso di compiere un grandioso passo: andare alla ricerca della sua madre biologica.

Non è stato un compito facile. La madre viveva in strada mendicando e la ricerca sembrava condurre ad un vicolo cieco. Ma Raffaele non si è dato per vinto e la forza del suo amore è stata più forte di ogni difficoltà. Si sono così ritrovati in un immenso abbraccio, costellato da lacrime di commozione positiva.

La donna ha raccontato al figlio quanto fosse stata difficile la decisione di darlo in adozione: è come se  una parte del suo cuore si fosse per sempre spezzata. Ma ora che i due si sono incontrati la felicità le ha pervaso il viso e l’anima. Anche Raffaele esplode di contentezza e tra i singhiozzi per l’emozione si abbandona ad un breve ma significativo commento “ Non credevo che questo momento potesse arrivare. Ho pregato e ancora pregato per noi. Ti voglio tanto bene, mamma!”.

Fonte: Noticias Caracol